Aprilia, Rivola conferma: "Motore 2020 con una V diversa"
Il CEO di Aprilia Racing ha dato ad EICMA una piccola anteprima sulla nuova MotoGP della Casa di Noale, che debutterà nello shakedown di Sepang.
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Gold and Goose / Motorsport Images
Una delle moto più attese per la prossima stagione della MotoGP è senza dubbio l'Aprilia. La Casa di Noale ha iniziato un importante processo di crescita, portando nuovi tecnici al suo interno, e il primo riflesso di tutto questo sarà la moto 2020, con la quale ripartirà quasi da un foglio bianco dopo aver proseguito per diverse stagioni con il filone dell'attuale RS-GP.
In particolare, sotto alle carene ci sarà un motore completamente nuovo, che non tradirà la tradizione dei V4 della casa italiana, andando però a modificare l'angolo della V, che nella versione attuale è "stretta", ma potrebbe allinearsi ai 90 gradi di Ducati e Honda.
La conferma di una linea differente da questo punto di vista è stata data dal CEO Massimo Rivola, che in occasione di EICMA ha detto a Motorsport.com: "Sarà ancora una moto con un motore V4, ma con una V diversa, quindi il motore è nuovo".
Rivola comunque non si è soffermato solo sul motore, spiegando che si tratterà di una moto inedita praticamente su tutti i fronti, aggiungendo che però è stata progettata in base all'esperienza raccolta con l'attuale RS-GP.
"L'elettronica si evolve di gara in gara, quindi ovviamente è diversa. Anche l'aerodinamica sarà differente. Sì, è una moto nuova di zecca, ma anche perché quella attuale è una base che usiamo da molti anni. Quindi non possiamo evitare di considerare anche tutte le informazioni che abbiamo raccolto con questa moto".
Poi si è soffermato anche sui punti forti e quelli deboli della moto con cui per ora Andrea Iannone ed Aleix Espargaro hanno conquistato 81 punti in questa stagione, che però tengono l'Aprilia all'ultimo posto nella classifica costruttori.
"L'aspetto positivo di questa moto è che ha una buona percorrenza di curva. Lo abbiamo visto a Phillip Island. Quando invece dobbiamo frenare molto e ripartire dalle marce basse, ci manca qualcosa. Forse è l'accelerazione o forse è dovuto al grip o all'elettronica che lo deve gestire. E' un mix. Forse impenniamo troppo, quindi ci serve più carico. E' una catena di cose. Dobbiamo spingere sugli aspetti su cui siamo più carenti".
Nei test di fine mese a Valencia e Jerez, però, non vedremo ancora in azione la moto nuova. Per quella bisognerà aspettare lo shakedown di febbraio a Sepang, nel quale dovrebbe andare in scena una compartiva con la RS-GP di quest'anno.
"L'obiettivo è Sepang, avere due moto, neanche quattro. E posso dire che si tratta di un obiettivo ambizioso, visto che stiamo facendo tutto nuovo. E' una grande sfida".
"L'idea è arrivare allo shakedown di febbraio con due moto 2019 e due moto nuove per iniziare subito una comparativa. Ai piloti ho detto di non pensare che la moto nuova sarà subito migliore, perché quella attuale è stata sviluppata per anni. Ora iniziamo con un progetto completamente nuovo e dobbiamo capire come sarà" ha concluso.
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