Aprilia e KTM: c'è la deroga per l'omologazione del motore
Le due Case che godono delle concessioni avranno tempo fino al 29 giugno per presentare i loro progetti. Modifiche anche al sistema delle concessioni e vietate ufficialmente le wild card per il 2020.
Bradley Smith, Aprilia Racing Team Gresini
Gold and Goose / Motorsport Images
Si chiamano concessioni e alla fine, giustamente, chi ne ha diritto ne potrà usufruire, anche se in decisamente in minor parte rispetto al passato.
Complice la crisi del Coronavirus e la necessità di ridurre i costi, la MotoGP aveva deciso di bloccare lo sviluppo di motori ed aerodinamica per tutta la stagione 2020 e 2021. Discorso che per il 2020, lato propulsore, valeva anche per Aprilia e KTM, ovvero i costruttori che dispongono delle concessioni.
Questo vuol dire che, fino a questo stop, la Casa di Noale e quella di Mattighofen, potevano punzonare un numero maggiore di motori, con la possibilità di modificare la specifica nel corso dell'anno, a differenza degli altri costruttori, obbligati ad utilizzare la stessa omologata all'inizio dell'anno per tutta la stagione.
Tra le decisioni prese qualche settimana fa c'era però anche quella di omologare i motori in base alle specifiche portate nei test in Qatar. Una scelta che non era stata accolta bene dall'Aprilia, che accettava l'idea di congelare lo sviluppo per il 2020, a patto di poter lavorare fino all'inizio della stagione, visto che il propulsore della RS-GP è completamente inedito ed ha qualche problemino di affidabilità da risolvere.
Un pensiero sensato, che alla fine è stato accolto dalla Grand Prix Commission, che questa mattina ha annunciato di aver posticipato il limite per l'omologazione del motore per quanto riguarda proprio l'Aprilia e la KTM, appellandosi al concetto delle concessioni.
La deroga spiega che questi due costruttori avranno tempo fino al 29 giugno per consegnare le loro specifiche al direttore tecnico della MotoGP. A Noale quindi avranno ancora circa un mese e mezzo per cercare di risolvere i problemini di affidabilità del nuovo V4.
Concessioni: si perdono, ma non si guadagnano
In tema concessioni, questa però non è la sola novità introdotta da oggi: essendo il calendario molto ridotto e compresso e, probabilmente facendo leva anche sulla deroga ottenuta da Aprilia e KTM, è stato deciso che le concessioni potranno essere solo perse e non ottenute nel corso del 2020.
Questo vuol dire che anche se uno dei quattro costruttori che non ne hanno diritto dovesse vivere un'annata nera, continuerebbe a non avere diritto alle concessioni nel 2021. Se invece Aprilia e KTM dovessero raggiungere la soglia dei 6 punti (1 per il terzo posto, 2 per il secondo e 3 per la vittoria) nel corso di quest'anno, non ne avrebbero più diritto dall'anno prossimo.
Wild card
Infine, è arrivata anche la conferma ufficiale che nella stagione 2020 non sarà possibile iscrivere delle wild card in ognuna delle tre classi del Motomondiale.
I motivi sono molto semplici: il primo è legato alla limitazione del personale che può avere accesso al paddock, che ovviamente richiederebbe un aumento per organizzare una wild card. Il secondo è legato invece sempre al contenimento dei costi.
Questo vuol dire che certamente in questa stagione non vedremo tornare in pista Jorge Lorenzo, che era stato iscritto dalla Yamaha per la gara di Barcellona. Così come mancherà Michele Pirro, presenza fissa Ducati negli appuntamenti italiani negli ultimi anni. Ma anche Sylvain Guintoli, fondamentale per lo sviluppo della GSX-RR in casa Suzuki, o Stefan Bradl sulla Honda.
Tuttavia, la Grand Prix Commission ha concluso la sua nota dicendo che la speranza è che dal 2021 si possa tornare ad avere regolarmente le wild card.
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