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"Anatomia della velocità": Ducati svela in una mostra l'aerodinamica della MotoGP

Questa mattina è stata inaugurata all'interno del museo di Borgo Panigale una mostra temporanea molto interessante, che spiega lo sviluppo dei concetti aerodinamici nella classe regina. Sarà visitabile da domani fino all'8 ottobre 2019.

Pannelli espositivi della mostra Anatomia della Velocita

Foto di: Ducati Corse

Se pensi all'aerodinamica in campo motociclistico, non puoi non pensare alla Ducati. La Casa di Borgo Panigale è stata senza ombra di dubbio pioniera in questo ambito e ancora oggi detiene lo scettro di più innovativa del settore, e non solo in pista. L'esempio lampante è la Panigale V4-R, che ha portato le ali anche sulle moto di serie, trasferendo su una supersportivo l'esperienza accumulata in MotoGP.

Ormai è un elemento che fa parte del DNA delle Rosse e a Borgo Panigale hanno deciso di rinforzare ulteriormente il concetto con una mostra temporanea all'interno del Museo Ducati che si intitola "Anatomia della Velocità". Da domani, fino all'8 ottobre, i visitatori del museo potranno approfondire uno dei temi più caldi della MotoGP, osservando da vicino proprio gli studi e le soluzioni che sono state sviluppate in pista dagli uomini in Rosso.

Dopo un'introduzione dei concetti chiave dell'aerodinamica e sui modi in cui sono stati portati avanti dalla Ducati, si può toccare con mano il lavoro del reparto corse, osservando lo sviluppo avvenuto tra il 2015 ed 2017. Sulle pareti sono infatti appese le carene della GP15 e della GP17, appoggiate su una silhouette della moto sulla quale siede un modellino di Andrea Dovizioso che viene utilizzato in galleria del vento. Il tutto ovviamente accompagnato da immagini e simulazioni che spiegano come si è arrivati a queste soluzioni.

Al centro però c'è la vera Ducati Desmosedici GP16, che al momento rappresenta l'apice per quanto riguarda lo sviluppo in campo aerodinamico, perché si tratta dell'ultima moto realizzata prima che venissero introdotte delle grandi restrizioni regolamentari. Nella sala, inoltre, viene proiettato un video nel quale Gigi Dall'Igna, Direttore Generale di Ducati Corse, ed il responsabile aerodinamico Edoardo Lenoci illustrano il loro lavoro e quanto sia importante per le prestazioni della Desmosedici GP.

Proprio loro due, insieme all'amministratore delegato Claudio Domenicali e al tester Alessandro Valia hanno fatto gli onori di casa per l'inaugurazione, facendo poi spazio anche ai tre piloti di MotoGP, Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci e Michele Pirro, che hanno fatto un'apparizione fugace per il taglio del nastro, prima di partire in sella a tre Ducati Multistrada alla volta del Mugello, dove questo fine settimana andrà in scena il GP d'Italia.

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"Quando sono arrivato in Ducati, ho capito subito che qui c'erano le persone giuste per affrontare questo tipo di tematica, perché l'aerodinamica è davvero una scienza particolare, che richiede tanto metodo, ma anche tanta fantasia per andare alla ricerca di situazioni mai sperimentate" ha detto Gigi Dall'Igna.

E poi ha proseguito: "L'aerodinamica è una scienza che è sempre stata trascurata nell'ambito delle moto per tanti motivi. Perché il pilota rappresenta una delle parti fondamentali dell'aerodinamica della moto, ma anche perché la moto assume assetti completamente diversi nelle varie fasi di guida. Dunque, per studiare una carenatura bisogna fare veramente tantissime simulazioni. Proprio perché questo aspetto è sempre stato trascurato, immaginavo che ci fossero dei margini di crescita importanti per trovare prestazione e di fatto è stato così. Ma non solo, perché lavorando sull'aerodinamica, passo dopo passo, siamo riusciti a risolvere problematiche non solamente in ambito racing, ma anche da un punto di vista di confort termico e di stabilità della moto che sono cose estremente importante anche sulle moto di produzione.

Dopo una breve introduzione sul percorso dell'esposizione, Edoardo Lenoci ha spiegato perché si tratta di un qualcosa di inedito e di molto interessante: "L'appassionato si porta via un pezzo di scienza ed un pezzo del mondo Ducati. Il pezzo di scienza, perché dal punto di vista divulgativo, raramente capita di avere accesso a questo tipo di contenuti, perché sono temi che solitamente vengono trattati solo nei libri universitari. Dall'altra parte c'è l'applicazione alla MotoGP ed al mondo Ducati, per dimostrare che quello che facciamo è esattamente quello che mostriamo qui".

Non potevano mancare poi le parole di Claudio Domenicali, che non ha nascosto il suo orgoglio per l'iniziativa: "Questo è un po' il cuore di un marchio come Ducati che ha nelle gare il proprio laboratorio tecnologico più avanzato, che la vede competere con i più grandi al mondo nel campionato più importante, sviluppando competenze e tecnologie che hanno fondamentalmente due scopi: per primo, renderle disponibile a tutti i nostri clienti, come dimostra la Panigale V4-R. Fa parte del nostro DNA offrire ai nostri appassionati i prodotti più vicini possibili alle moto che portiamo in pista".

"Il secondo è quello della divulgazione scientifica. Credo che tra gli scopi di un'azienda ci sia anche quello di far crescere il proprio territorio. Un esempio è la Silicon Valley, dove molte cose sono 'open source' e la tecnologia viene sviluppata e poi resa disponibile anche per altre aziende. Noi facciamo parte della Motor Valley ed abbiamo sicuramente conoscenze e competenze, ma vogliamo anche far capire che il museo non è solo un posto dove ci sono cose vecchie: si celebra il passato, ma si parla anche di futuro".

"Quando me l'hanno proposto, ho subito pensato che una mostra sull'aerodinamica fosse una grande idea, perché fa vedere un'applicazione di cose reali e pratiche che fanno cambiare il comportamento del veicolo e le emozioni di chi le guida. Poi mi rende orgoglioso il poterlo fare su una tematica che ci vede davanti, con tutti gli altri ad inseguire. Le ali le abbiamo introdotte per primi in MotoGP e poi ci hanno copiato tutti. Poi le hanno vietate, ma noi abbiamo trovato una soluzione alternativa e tutti hanno seguito quella strada. Anche tre mesi fa ci hanno fatto una protesta per il nostro ultimo dispositivo aerodinamico e oggi ci sono già altre tre case che ne dispongono".

"L'Italia non primeggia in tutti i campi della scienza e della tecnica, quindi quando c'è uno in cui è così, questo ci rende orgogliosi e dobbiamo anche raccontarlo. Uno dei problemi che abbiamo in Italia è che abbiamo tante cose belle, ma le raccontiamo poco, quindi uno degli scopi della mostra è proprio raccontarle" ha concluso.

Edoardo Lenoci, Danilo Petrucci, Michele Pirro, Luigi Dall'Igna, Andrea Dovizioso, Claudio Domenicali, Alessandro Valia
Ducati Desmosedici GP
Pannelli espositivi della mostra Anatomia della Velocita
Pannelli espositivi della mostra Anatomia della Velocita
Pannelli espositivi della mostra Anatomia della Velocita
Pannelli espositivi della mostra Anatomia della Velocita
Pannelli espositivi della mostra Anatomia della Velocita
Pannelli espositivi della mostra Anatomia della Velocita
Inaugurazione della mostra Anatomia della Velocita
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