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Analisi

Analisi: cosa troverà Jorge Lorenzo al suo arrivo in Ducati?

Juan Martinez, ex tecnico della Ducati, analizza i pro ed i contro che potrà incontrare Jorge Lorenzo quando l'anno prossimo arriverà nella sua nuova squadra a Borgo Panigale.

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Foto di: Mirco Lazzari

Second place Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha
Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha
Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP
Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha
Podium: Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha
Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha
Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha celebrate with champagne
Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha
Secondo, Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Con più di vent'anni di esperienza in MotoGP come tecnico e capo meccanico, quattro dei quali spesi in Ducati, Juan Martinez è una voce autorevole per provare ad analizzare cosa attende il prossimo anno Jorge Lorenzo, dopo che il maiorchino ha deciso di cedere alla corte della Ducati e cambiare moto dopo 9 stagioni con la Yamaha.

"Dobbiamo aspettare fino alla fine dell'anno per sapere esattamente che moto troverà Jorge. Ma se guardiamo ai risultati, Valentino ha trovato una moto che aveva vinto tre delle ultime cinque gare del 2010. Questo è un dato di fatto. Probabilmente era una moto a cui non poteva adattarsi ed ha portato la Ducati a fare molti cambiamenti" ha detto Martinez a Motorsport.com.

Dopo aver fatto il paragone con Valentino Rossi, si è affrettato a chiarire che la situazione era comunque diversa nel 2011: "Concettualmente era una moto molto differente. Non aveva un telaio perimetrale come oggi. Il motore era molto ingombrante e non era disegnato per questo tipo di telaio quando poi hanno introdotto il perimetrale. Ergonomicamente quindi è diventata una moto molto difficile da guidare. Tutto comunque ha portato a modificarla, piuttosto che provare a capirla".

Per lui comunque è ancora presto per capire che Desmosedici si troverà tra le mani il cinque volte campione del mondo: "Io insisto, bisognerà aspettare per capire se Lorenzo si troverà una moto che non ha mai vinto o che almeno si è portata a casa una vittoria in questa stagione. La cosa più importante però è che la Ducati sarà la sua moto e che potrà vincere".

Su una cosa però non ha dubbi: Jorge verrà accolto alla grande a Borgo Panigale. L'importante però è che gli uomini della Rossa non commettano di nuovo gli errori del passato: "Sicuramente troverà una buona atmosfera e tanto affetto. Le porte saranno tutte spalancate per lui. Sarà interessante vedere se si concentreranno esclusivamente su un pilota e se commetteranno ancora gli errori del passato".

Secondo lui l'atteggiamento giusto da seguire per costruire un progetto vincente sarebbe questo: "E' importante che il pilota si senta amato e leader del progetto, ma anche che si assuma le proprie responsabilità. Per il pilota importante è importante capire che non deve fare niente di diverso da quello che lo ha condotto a vincere i suoi titoli: concentrarsi sulla guida, cercare di andare il più forte possibile e lasciare che gli ingegneri facciano il loro lavoro".

L'errore fatto nell'era Rossi della Ducati invece è stato quello di aggrapparsi troppo al pilota: "Queste cose si erano un po' perse quando c'era Valentino. Sono state sprecate tante energie, con le migliori intenzioni, ma senza risultati. Hanno provato ad usare un pilota per compiti diversi da quelli che dovrebbe fare, ovvero guidare la moto e non cercare di essere un ingegnere".

Intervista di German Garcia Casanova

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