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Allarme Rossi: "La M1 ha perso competitività. Gli altri vanno più forte!"

Valentino Rossi lancia l'allarme: la M1 era la moto più performante a inizio stagione, ma ora Honda, Ducati e Suzuki hanno recuperato il gap e spesso vanno anche più forte. A Iwata dovranno correre velocemente ai ripari.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Yamaha MotoGP

Cal Crutchlow, Team LCR Honda, Marc Marquez, Repsol Honda Team, Valentino Rossi, Yamaha Factory Raci
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Il terzo posto centrato ieri nel Gran Premio di Gran Bretagna da Valentino Rossi ha portato grandi sorrisi nel box Yamaha. Il "Dottore" ha ridotto il divario che lo separa da Marc Marquez nel Mondiale piloti, ora è di 50 punti a 6 gare dal termine, eppure per il team di Iwata è un periodo di riflessione importante: bisogna valutare le ultime prestazioni delle M1 ufficiali.

A lanciare il campanello d'allarme è stato proprio Valentino Rossi al termine della gara di Silverstone. Il terzo posto non deve far passare in secondo piano che, senza l'errore commesso da Marquez a due giri dal termine nel tentativo di sorpassare Crutchlow, il terzo posto sarebbe stato solo un dolce miraggio. Questo, sarebbe poi svanito allo sventolare della bandiera a scacchi ma la manovra di Marquez ha consentito a Valentino di chiudere - in maniera insperata - terzo.

"Questa gara è un campanello d'allarme per noi. A Silverstone effettivamente abbiamo fatto molta fatica. La nostra moto era inferiore alla Honda, alla Suzuki con Vinales e anche alle Ducati, perché Iannone era davanti", ha dichiarato Valentino.

C'è però un aspetto ancora più importante, non solo legato alle prestazioni mostrate dalle M1 a Silverstone, ma, più in generale, in tutta la seconda parte del Motomondiale 2016. Le Yamaha avevano iniziato la stagione mostrandosi in maniera netta le moto più competitive in MotoGP. Con il passare delle gare, Honda, Ducati e Suzuki non solo hanno ridotto il gap, ma hanno anche trovato soluzioni in grado di mettersi alle spalle le M1.

"Nella prima parte della stagione per molti Gran Premi la nostra moto era la più competitiva. Ora non lo è più e dobbiamo capire perché. Inoltre dovremo anche capire come farla tornare ai livelli di inizio anno".

Iwata ha prodotto sviluppi significativi per la M1. Nelle ultime settimane Rossi e Lorenzo hanno potuto provare e disporre di un nuovo telaio e un nuovo forcellone per ovviare alla situazione critica e tornare ai fasti di inizio anno, ma con scarsi risultati. Entrambi, infatti, sembrano non aver trovato le giuste risposte dalle nuove componenti e i risultati continuano a dar ragione agli avversari.

Il Mondiale Piloti sembra ormai una chimera per Valentino, primo degli inseguitori di Marquez ma staccato di 50 punti. Per non parlare di Lorenzo, in crisi nera prima sull'acqua, poi anche sull'asciutto con temperature basse, proseguendo con le gomme Michelin e terminando con l'erogazione del motore della M1.

Entrambi continueranno a lavorare sulla moto e per loro sarà fondamentale dare le giuste indicazioni ai progettisti della casa nipponica per chiudere al meglio la stagione (leggasi vincere quante più gare possibili) e preprare la moto 2017 per il "Dottore" e la nuova stella Maverick Vinales.

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