Alex Marquez: "Mir è stato il più intelligente di tutti"
Alex Marquez ha reso onore alla stagione strabiliante di Joan Mir esaltando la sua intelligenza e costanza, ma ha avvisato il pilota Suzuki che con il ritorno di Marc nel 2021 la situazione sarà ben più difficile.

In occasione dello scorso Gran Premio di Valencia Joan Mir è riuscito a laurearsi per la prima volta in carriera campione della MotoGP, ma un grande passo verso la conquista del titolo lo aveva già compiuto 7 giorni prima centrando la sua prima vittoria sempre sullo stesso tracciato in occasione del GP d’Europa.
Il pilota della Suzuki in questa stagione è riuscito ad andare a podio più di chiunque altro, ben 7 volte, ed è stato in grado di finire tutte le gare, eccetto due, sempre in top 5.
Questi dati contrastano con quanto fatto in questa stagione da Fabio Quartararo. Il francese, a lungo in testa alla classifica, nonostante 3 successi non è riuscito ad essere altrettanto regolare.
Alex Marquez ha voluto sottolineare come sia stata proprio questa differenza che ha consentito a Mir di conquistare il titolo 2020.
“E’ stato costante. Solitamente ad inizio campionato riesci a capire subito chi può giocarsela fino alla fine, ma quest’anno è stato davvero strano”.
“Si cono stati molti alti e bassi, soprattutto da parte dei piloti Yamaha, ed anche Dovizioso non ha avuto costanza. Mir, invece, era sempre lì”.
“E’ stato molto intelligente e molto più regolare di tutti gli altri ed ha compiuto una grande impresa centrando il titolo con la Suzuki”.
Marquez ha poi sottolineato come la conquista del titolo al secondo anno in MotoGP garantirà ancora più motivazione a Mir nel 2021, ma lo spagnolo ha evidenziato inoltre come il ritorno di suo fratello Marc renderà il tutto molto più complicato per Joan.
“Spero che il prossimo anno sia normale e che la situazione della pandemia possa essere cambiata”.
“Dobbiamo considerare, poi, che Marc tornerà e per tutti sarà molto più difficile. Tuttavia non bisogna sottovalutare le motivazioni. Abbiamo visto come in MotoGP tutto sia possibile”.
“E’ un buon esempio per i piloti che puntano al salto di categoria dalla Moto2. In MotoGP se lavori duro ed hai una moto competitiva puoi diventare campione del mondo”.
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