Aleix: "Se nel 2018 Aprilia non darà tutto, non ha senso stare in MotoGP"
Aleix Espargaro ritiene che sia giunto il momento di agire e che l'Aprilia debba valutare seriamente i suoi piani futuri in MotoGP.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La prima stagione della KTM in MotoGP ha stupito l'intero paddock per quanto riguarda la grande quantità di risorse che l'azienda austriaca sta investendo sul suo progetto. Questo ha dimostrato anche la potenziale differenza con l'Aprilia, che invece ha fatto il suo ritorno nella categoria nel 2015, con la struttura di Fausto Gresini.
Solo 11 punti separano le due Case in classifica e non è ancora chiaro chi potrà essere davanti alla fine dell'anno. Il tutto dopo che la stagione era iniziata in maniera incredibile per la Casa di Noale, che si piazzò sesta con Aleix Espargaro nella gara di apertura in Qatar.
Successivamente però sono arrivati dei problemi di affidabilità con il motore, che hanno anche obbligato lo spagnolo a tre stop, l'ultimo dieci giorni fa a Silverstone, dove Aleix ha dovuto fare i conti anche con un infortunio.
E' evidente che le aspettative create dall'Aprilia nel corso dell'inverno non sono state rispettate. Ma per il pilota spagnolo la cosa più importante è guardare avanti al 2018, pensare in grande e dare tutto, in tutti i sensi.
"Ora è il momento in cui l'Aprilia deve dimostrare cosa è in grado di fare in MotoGP. Siamo molto vicini a Yamaha, Honda e Ducati. Ora bisogna dare tutto o uscire. Quello che è chiaro e che non possiamo rimanere qui così" ha detto Espargaro a Motorsport.com.
"Dopo tutto quello che hanno investito, la prossima stagione deve essere presa molto sul serio, perché abbiamo la possibilità di progredire. Nel 2018 l'Aprilia deve dimostrare cosa è capace di fare, altrimenti questo progetto non ha senso. La KTM e tutti gli altri costruttori stanno mettendo tutti i loro sforzi" ha aggiunto Aleix, che l'anno prossimo dividerà il box con Scott Redding.
"In fabbrica stanno facendo uno sforzo considerevole e non possiamo chiedere di essere allo stesso livello di Honda, Yamaha e Ducati in due o tre anni. Tuttavia, dobbiamo provarci anche se sappiamo che sarà molto difficile battagliare con meno punti di forza" ha concluso Espargaro.
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