Aleix Espargaro: “Aprilia non è ancora pronta per il podio”
Aleix Espargaro ammette che l’Aprilia non è ancora pronta per lottare per il podio in MotoGP nonostante la battaglia per le prime tre posizioni al Gran Premio di Germania, chiuso al settimo posto.
Aleix Espargaro ha regalato ad Aprilia una storica prima fila, la prima nell’era moderna della MotoGP, essendosi qualificato in terza posizione al Gran Premio di Germania di questo fine settimana. In gara ha anche dominato nei primi due giri, dando filo da torcere a un rinvigorito Marc Marquez.
Quando hanno iniziato a cadere delle gocce di pioggia nelle prime fasi di gara, lo spagnolo ha ammesso di non essere stato sufficientemente coraggioso come il vincitore Marquez, che è stato in grado di spingere di più, velocizzando il suo tempo in condizioni insidiose e portando il suo vantaggio a oltre un secondo.
Espargaro ha perso velocemente la posizione di testa, tagliando poi il traguardo in settima posizione, a 1.6 secondi dall’ultimo gradino del podio, occupato da Fabio Quartararo. A fine gara, il pilota Aprilia ha commentato: “Sono molto arrabbiato perché sto provando tutto. Nel complesso sono contento della performance del weekend, chiaramente. Ma alla fine della gara ero davvero a un soffio da Fabio, che ha chiuso in terza posizione. Purtroppo non è abbastanza. Voglio lottare per il podio, ma la verità è che non siamo ancora pronti, questo è chiaro”.
“Possiamo pensarci, parlarne, ma dobbiamo lavorare di più – prosegue – ho provato tutto. In gara non direi che sono stato sfortunato, perché la situazione è stata la stessa per tutti, ma ho avuto un po’ di usura eccessiva all’inizio per seguire Marc, inizialmente ero a mio agio dietro di lui. Poi è arrivata la pioggia e non sono stato tanto coraggioso quanto lui. Ho avuto uno spavento alla curva 8, sono quasi caduto ma l’ho salvata. Quindi ho deciso di rallentare un po’ il passo e ho perso le mie opzioni lì, perché Marc è andato via”.
Espargaro afferma che si aspettava molto di più della settima posizione in gara al Sachsenring, ma riconosce che le sue speranze sono state rese vane dalla mancanza di trazione rispetto ai piloti intorno a lui e questo lo ha portato a lottare con il posteriore. Ad ogni modo, quando Motorsport.com gli ha chiesto di cosa avesse bisogno Aprilia per salire sul podio ha risposto: “Arriveremo su un altro tipo di pista in cui il motore farà la differenza. Ma domenica non c’erano scuse sul motore, non era la cosa più importante su questa pista e potevo stare dietro a Marc senza problemi perché questo tracciato non è impegnativo a livello di potenza del motore”.
“Ma in trazione ho sofferto particolarmente – ha riconosciuto – quindi non si tratta solamente di avere un buon motore, ma di portare la potenza a terra e, non so perché, specialmente a centro curva quando la moto è neutra non riesco a stare dietro agli altri. Hanno un altro controllo che noi non abbiamo in termini di elettronica in centro curva. È come se mettessero il pilota automatico a centro curva, io invece fatico con il posteriore ad ogni curva. So che è la MotoGP, so che devo guidare al limite in ogni momento quando salgo in moto, ma forse non lo faccio abbastanza. Lo stress è molto alto in tutte le gare”.
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