Agostini: "Lorenzo in Ducati per moto, contratto e... Valentino"

Se si va a ripercorrere la storia del motociclismo, uno dei cambi di casacca più clamorosi è stato senza ombra di dubbio quello che negli anni '70 portò Giacomo Agostini alla Yamaha dopo una lunga parentesi in MV Agusta.

Il pilota più titolato di sempre nel Motomondiale è quindi forse la persona giusta per provare ad analizzare quello che sta passando in questo momento nella testa di Jorge Lorenzo, a poche ore dall'annuncio del suo passaggio alla Ducati nella stagione 2017.

"Ago" sembra comprendere le motivazioni che hanno spinto il maiorchino a lasciare la Yamaha: "Di sicuro aveva almeno tre buone ragioni per farlo. Per prima cosa la moto: la Ducati è valida, lo ha dimostrato in questo inizio di stagione. Lorenzo ha avuto coraggio, va bene, ma il programma e lo sviluppo lo avranno convinto" ha detto in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.

"E poi c'è il valore del contratto: è vero che di milioni ne prendeva già molti, ma qualcuno in più non fa mai male. E, terzo motivo, gli pesava senz'altro la convivenza con Rossi. Vedere che anche quando vinci c'è più gente che acclama Vale non deve essere facile. Tutti e due devono aver pensato: io da una parte, tu dall'altra" ha aggiunto.

Il 73enne però non si è voluto sbilanciare quando gli è stato chiesto se ritiene che lo spagnolo abbia fatto bene a cambiare o meno: "Bella domanda... Sarà più facile rispondere tra un annetto. Dopo due o tre gare del campionato 2017".

Su una cosa però non ha dubbi, l'aver annunciato così presto la sua scelta non cambierà nulla nel box della Casa di Iwata: "La Yamaha lo aiuterà, perché è una squadra seria e perché vuole vincere. Poi da un certo momento della stagione faranno le modifiche sulla moto, ma non gliele comunicheranno. E' normale. Il pilota invece vuole vincere per se stesso, non gliene frega niente se è separato in casa".

In Yamaha resterà per altri due anni Valentino Rossi e secondo Agostini non è stata solo una scelta di marketing quella fatta dai giapponesi: "L'immagine di Valentino è importantissima, ma lui è sempre lì. Lotta con i ragazzini di vent'anni". Anche perché non è così convinto che Maverick Vinales, o chi per lui, possa essere subito una minaccia: "Non sarà facile per ragazzi di 21-22 anni arrivare e stare subito davanti a Valentino. Ci vuole tempo".

Non poteva mancare poi un accenno al derby interno alla Ducati per chi rimarrà accanto a Lorenzo, che per lui potrebbe anche rivelarsi uno stimolo in più: "Dovizioso ha più esperienza, è più tranquillo e calcolatore. Iannone è giovane e più aggressivo. Non so cosa ne pensi Lorenzo, e nemmeno se Lorenzo influirà sulla scelta: forse ascolteranno il suo parere. E poi comunque anche Iannone ormai la sua dose di esperienza comincia ad averla".