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MotoE: Michelin lavorerà sulle mescole per allargare la finestra

La prima stagione nella serie elettrica è stata positiva per la Michelin, che però vuole allargare ulteriormente la finestra di utilizzo delle sue gomme per il 2020.

Niki Tuuli, Ajo Motorsport

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Non solo MotoGP. Per la Michelin il 2019 è stato un anno particolarmente impegnativo: al programma nella classe regina, infatti, ha affiancato quella nella neonata MotoE, la coppa del mondo riservata alle moto elettriche.

E' vero che le moto, le Energica Ego Corsa, sono uguali per tutti, quindi è più semplice realizzare una gamma di pneumatici adatta. Ed anche il numero delle gare è molto inferiore a quello della MotoGP (sei, distribuite in quattro weekend di gara). Ma è altrettanto vero che nei weekend in cui era presente anche la MotoE l'impegno era massiccio e quindi si è trattato di una bella sfida per l'azienda francese.

"Per noi è stata una sfida, perché era un nuovo campionato con una nuova formula, con moto completamente nuove, ma soprattutto con pesi differenti rispetto alle MotoGP. Non era facile, ma è andata bene" ha confermato il responsabile tecnico Piero Taramasso a Motorsport.com.

Il bilancio di questa prima stagione nella serie "full electric" però sembra essere positivo per la Michelin: "Il grip in generale ed i tempi sul giro sono stati buoni. Inoltre abbiamo assistito sempre a delle corse abbastanza spettacolari, con un gruppetto di quattro o cinque moto in grado di puntare alla vittoria".

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In particolare, Taramasso si è detto molto soddisfatto degli angoli di piega permessi dalle gomme, nonostante i circa 260 kk di peso della Energica Ego Corsa.

"I piloti erano contenti del feeling trovato con le gomme, ma la cosa più impressionante per noi è stato vedere gli angoli di piega che sono stati in grado di raggiungere: parliamo di 55-57 gradi con moto molto pesanti. Per farlo il pneumatico conta molto e vuol dire che trasmette un ottimo feeling ai piloti".

Tuttavia, anche se i risultati del 2019 sono stati incoraggianti, a Clermond Ferrand stanno già lavorando in chiave 2020, cercando di allargare il range di utilizzo degli pneumatici, per renderli più adatti ad ogni tipo di condizione.

"Stiamo lavorando e vorremmo proporre qualcosa di nuovo. Non parliamo di un cambiamento strutturale, quindi delle carcasse, ma più che altro vorremmo fare un 'tuning' delle mescole, con l'obiettivo di avere gomme più polivalenti ed in grado di lavorare su un range di temperatura più ampio. Il tutto cercando di mantenere il buon 'warm-up' mostrato quest'anno. Ci stiamo lavorando e la speranza sarebbe quella di riuscire a proporle già dai test di marzo a Jerez".

L'anno prossimo le gare saranno sette (la tappa di Le Mans è stata sostituita con la doppia gara di Valencia), ma questo non cambierà i piani: "Per noi non cambia niente. Dovremmo solo fornire più gomme alle squadre, ma a livello tecnico non c'è nessun tipo di difficoltà".

Piero Taramasso, Michelin

Piero Taramasso, Michelin

Photo by: Michelin

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