Vietti è l'uomo dei sorpassi all'ultima curva
Il pilota dello Sky Racing Team VR46 ha agguantato ancora una volta il podio all'ultima curva a Motegi, con un grande sorpasso ai danni di Tatsuki Suzuki. Ma per lui è difficile scegliere il più bello tra questo e quello di Barcellona su Alonso Lopez.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Se sei un pilota di Moto3 ed hai alle tue spalle Celestino Vietti non c'è stare troppo sereni quando si arriva all'ultima curva. Per la seconda volta in questa stagione, infatti, il pilota dello Sky Racing Team VR46 ha artigliato un piazzamento sul podio proprio nelle ultime centinaia di metri.
A Barcellona lo aveva fatto ai danni di Alonso Lopez, con un sorpasso molto simile a quello con cui il suo maestro Valentino Rossi aveva soffiato la vittoria in MotoGP a Jorge Lorenzo nel 2009. A Motegi invece la sua vittima è stata Tatsuki Suzuki, con un attacco in un punto impensabile, alla penultima curva.
Il piemontese si è fatto un bel regalo per il suo 18esimo compleanno, dimostrando ancora un grande estro quando si tratta di fare un sorpasso decisivo. Per lui però non è facile decidere se sia stato più bello quello portato a termine in Giappone o quello in Catalogna.
"Tra questo sorpasso e quello di Barcellona non so quale sia migliore, ma sono stati entrambi bellissimi. E' stato un weekend veramente solido, perché siamo stati veloci fin dall'inizio, quindi è stato bello finirlo sul podio" ha detto Celestino ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.
Poi è passato a raccontare la sua gara: "Sono partito abbastanza bene, poi mi sono trovato nella bagarre e mi sono ritrovato un po' indietro. Dopo ho visto che ne avevo e sono riuscito ad avvicinarmi piano piano ai primi cinque e ad inserirmi nel loro gruppo".
"Gli ultimi giri ho fatto un po' fatica, perché loro andavano molto forte ed ho cercato di tenermi un po' di margine per il finale, per riuscire a spingere quel filo in più. L'ultimo settore ho dato il massimo, quando ho visto che Suzuki è allargato un pelo, mi sono buttato dentro e quello che veniva, veniva" ha aggiunto.
Quandi infine gli è stato domandato se aveva preparato il sorpasso o se è stata una manovra istintiva, ha detto: "Sapevo che in quel punto ero abbastanza veloce e ci avevo già provato con degli altri piloti anche prima, ma non mi era venuto. All'ultimo giro ho dato quel qualcosa in più per riuscire a farlo venire ed è stato un gran sorpasso. Sono davvero contento".
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