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Moto3 | Video Shock: Booth-Amos aggredito a Buriram nel 2019

L'ex pilota di Moto3 Tom Booth-Amos ha parlato di un video che mostra un membro del team per cui correva allora che sembra aggredirlo durante il Gran Premio della Thailandia del 2019.

Tom Booth-Amos, CIP Green Power

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Nel 2019 Booth-Amos ha corso per il team CIP Greenpower nella classe Moto3, in sella ad una KTM, ottenendo 10 punti in una stagione d'esordio nel Mondiale con più bassi che alti.

Il britannico non è stato rinnovato per il 2020 ed è passato nel paddock del Mondiale Superbike per gareggiare prima nella Supersport 300 - nella quale ha vinto tre gare - prima di passare alla classe principale del Mondiale Supersport quest'anno.

Nella giornata di venerdì è emerso sui social media un video del GP di Thailandia 2019, quando Booth-Amos correva in Moto3, nel quale si vede un membro del suo team che sembra colpirlo ripetutamente nel box.

 

Booth-Amos ha commentato il video sui social media, affermando che l'episodio risale a dopo il suo ritiro dal GP della Thailandia, avvenuto per un problema alla moto causato da un meccanico.

Ha aggiunto che non si trattava dell'unico problema che si è verificato dietro alle quinte del Team CIP, ma ha detto di aver taciuto la cosa all'epoca perché sperava di rimanere nel paddock della MotoGP per il 2020.

La dichiarazione completa di Booth-Amos recita: "Il video che è apparso risale Gran Premio della Thailandia del 2019".

"Quell'anno ci sono stati molti problemi con la squadra di cui non si è mai parlato, e io sono rimasto in silenzio solo per cercare di mantenere il posto per la stagione 2020, dato che il mio sogno era quello di rimanere in quel paddock".

"È successo dopo la gara, quando la mia moto si è rotta per un errore del meccanico, e mi è stato chiesto di non dire nulla e di stare zitto".

"Non l'ho mai detto a nessuno, nemmeno alla Dorna e al mio management di allora. È solo una delle cose che sono successe quell'anno. La gente non sa cosa succede dietro lo schermo della TV".

 

Motorsport.com ha contattato il team CIP per un commento sul video e una risposta alla dichiarazione di Booth-Amos, ma il team ha rilasciato una dichiarazione pubblica sul suo canale ufficiale di Instagram.

"Riguardo al video del 2019, a nome del team, denunciamo fortemente questo tipo di comportamento, quindi ci vogliamo scusare pubblicamente con Tom Booth-Amos. Un team non è solo lo sforzo di una persona, ma di un gruppo di persone. Questo è il motivo per cui questo tecnico non fa più parte del nostro team. Ogni tipo di violenza è inaccettabile nel nostro sport, ma non solo. Abbiamo preso tutte le misure per garantire che queste cose non possano ricapitare in futuro", spiega il post del team.

La MotoGP ha confermato che sull'episodio è stata avviata anche un'indagine ufficiale: "L'incidente avvenuto durante il GP di Thailandia 2019 che ha coinvolto il pilota della Moto3 Tom Booth-Amos e il suo ex team è venuto recentemente alla luce. Di conseguenza, si sta indagando su di esso".

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