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Trionfa Vazquez, ma Miller tiene aperto il Mondiale

"Jackass" secondo a Sepang mentre Marquez è solo quinto, ma resta a +11. Antonelli settimo e miglior italiano

Bisognerà attendere altre due settimane per conoscere il nome del vincitore del Mondiale Moto3 2014. Jack Miller non è riuscito ad imporsi a Sepang, ma ha mangiato altri nove punti ad Alex Marquez al termine di una corsa molto combattuta, nella quale i due contendenti al titolo sono arrivati al contatto addirittura per ben sei volte.

Come dice il proverbio, tra i due litiganti spesso è un terzo a godere, ed anche in Malesia è andata così: a trionfare è stato Efren Vazquez: per il veterano della Honda si tratta della seconda affermazione stagionale dopo quella di Indianapolis, che gli consente di chiudere in bellezza la sua avventura in Moto3, visto che l'anno prossimo non potrà essere al via per raggiunti limiti di età.

Alle sue spalle c'è proprio "Jackass", che l'ha spuntata nella volata con l'altra Honda di Alex Rins: il vice-campione in carica ha sfoderato una gran rimonta dalla sesta fila dello schieramento, ma non gli è bastata per tenersi ancora in corsa per il Mondiale, anche se oggi ha fatto più il gioco dell'australiano della KTM che quello del compagno di squadra.

Il piccolo Marquez, infatti, alla fine si è dovuto inchinare anche Danny Kent, che in parte quindi riscatta la toccata con Miller di Motegi proprio inserendo la sua Husqvarna davanti alla Honda del leader iridato, che arriverà all'ultima tappa comunque con un vantaggio importante di ben 11 lunghezze.

Per quanto riguarda gli italiani, alla fine il migliore è stato Niccolò Antonelli, giunto sul traguardo poco distanziato dai migliori in settima posizione. Top ten anche per Enea Bastianini, decimo alla bandiera a scacchi, ma due punticini li ha portati a casa in rimonta anche Alessandro Tonucci, 14esimo.

Peccato per Romano Fenati e Francesco Bagnaia, entrambi costretti ad alzare bandiera bianca a causa dei problemi che hanno colpito le loro KTM. Out poi anche Matteo Ferrari, Andrea Locatelli ed Andrea Migno.

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