Migno e Vietti in visita a Brembo Racing
"A tutti i dipendenti della Brembo, grazie mille per proteggerci alla San Donato del Mugello e per farci sorpassare in staccata".
Foto di: Brembo
Con questa dedica, autografata di suo pugno su un pannello all’interno dello stabilimento, Andrea Migno ha concluso la sua visita in Brembo Racing, venerdì 14 febbraio. Una vera e propria dichiarazione d’amore per il leader mondiale di impianti frenanti, per di più vergata nel giorno degli innamorati.
Migno si è presentato ai cancelli di Via Brembo 25, a Curno, poco prima di pranzo, insieme a Celestino Vietti: i due faranno coppia nel 2020 nel team Sky Racing Team V46, in Moto3. Nonostante la giovane età vantano complessivamente 123 GP disputati in Moto3 (100 Migno e 23 Vietti) con una vittoria (Migno al Mugello nel 2017), 10 podi (6-4 per Migno) e 2 pole position (una a testa).
Accompagnati da Mauro Piccoli, Direttore Commerciale di Brembo Racing, i due giovani talenti hanno visitato la struttura in cui vengono realizzati tutti gli impianti frenanti da competizione prodotti dall’azienda bergamasca: dalla Formula 1 al Mondiale Endurance, dal Motomondiale al motocross, dal WRC alla Superbike.
Non avendo mai utilizzato i dischi in carbonio, ammessi da regolamento solo in MotoGP, i due portacolori della squadra di Valentino Rossi hanno voluto sapere tutto su questo materiale: dal peso alle lavorazioni, passando per la ventilazione.
Oltre agli impianti frenanti, l’indottrinamento ha riguardato anche i cerchi Marchesini, azienda del gruppo Brembo: Migno e Vietti hanno preso in mano una coppia di ruote in magnesio della classe regina e poi si sono ripetuti con quelli in alluminio forgiato, riscontrando le differenze tra i diversi esemplari.
Dopo un’altra sosta nel reparto di test e validazione, si sono fermati mezz’ora per firmare ai dipendenti i poster con la loro immagine e per scattare foto di gruppo. Proprio in quell’istante Migno ha voluto lasciare la sua dedica a Brembo. Vietti si è accodato e poi ha dichiarato:
"Mi è piaciuta molto questa visita perché l’aspetto tecnico mi incuriosisce sempre. L’evoluzione dei freni è continua, quando sembra che si sia arrivati al massimo c’è sempre qualcosa di nuovo che Brembo riesce a portare in pista".
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