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Intervista

Bulega non ha fretta: "Il Mondiale? Ci spero, ma nei prossimi anni"

Grazie alla pole position ed al podio di Jerez, il rookie dello Sky Racing Team VR46 è stato la rivelazione di questa prima parte di 2016, ma per ora tiene i piedi per terra: gli obiettivi per il 2016 sono la top 10 ed il titolo di "Rookie of the Year".

Secondo posto, Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46

Secondo posto, Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46

Gold and Goose / Motorsport Images

Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46
Secondo posto, Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46
Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46
Secondo posto, Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46
Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46
Podium: second place Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46
Second place Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46, third place Francesco Bagnaia, Aspar Team Mahindra
Podium: winner Brad Binder, Red Bull KTM Ajo, second place Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46, third place Francesco Bagnaia, Aspar Team Mahindra
Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46
Polesitter Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46
Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46
Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46
Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46
Polesitter Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46, second place Brad Binder, Red Bull KTM Ajo,third pla
Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46

E' stato la grande rivelazione di questo primo scorcio di stagione del Mondiale Moto3 ma, nonostante sia riuscito a salire sul podio alla quarta apparizione iridata, a Jerez de la Frontera, Nicolò Bulega non ci pensa minimamente a montarsi la testa.

Questo è molto chiaro quando si va a leggere cosa ha risposto a Motorsport.com quando gli è stato chiesto quali siano i suoi obiettivi per il 2016: "Vorrei finire nei primi 10 in campionato e diventare rookie dell'anno. E' quasi impossibile vincere il campionato al primo anno, quindi a quello sinceramente non ci penso nemmeno. Magari nei prossimi anni spero di riuscire a vincere il Mondiale".

Arrivando nel Mondiale da campione del FIM Junior CEV, è normale che ci fossero già tante aspettative intorno al portacolori dello Sky Racing Team VR46: "Ovviamente, mi fa piacere però so benissimo che il Mondiale è un campionato molto difficile dove ci sono i migliori piloti al mondo, quindi bisogna sempre rimanere concentrati. Un anno puoi andare bene però il secondo per qualsiasi motivo potresti anche trovarti in difficoltà. Quindi io cerco di rimanere concentrato e di lavorare bene come ho sempre fatto".

Con il CEV non vede grosse differenze, se non il fatto che il livello degli avversari è più alto: "C'è un po' più di sacrificio nel senso che devo andare in palestra un po' di più, ma a dir la verità non c'è molta differenza tra qui e il CEV. L'unica differenza sono i piloti che vanno un po' più forte".

Bulega però è convinto di avere alcuni punti forti su cui contare per provare ad emergere anche nel Mondiale: "Secondo me, riesco a controllare bene le mie emozioni e ad essere abbastanza freddo quando c'è bisogno. Come punto forte in moto penso alla staccata. Riesco a frenare abbastanza forte".

Del resto, anche lui fa parte della VR46 Riders Academy di Valentino Rossi, che sicuramente è un grande staccatore. Quindi l'allievo sembra aver imparato molto bene dal maestro. Quando gli è stato fatto notare, Nicolò ha scherzato: "Ce ne sono tanti di allievi di Vale!".

Il primo podio, arrivato a Jerez, quindi su una pista che conosceva già, è stato una grande emozione. Anche se non è semplice per un rookie, proverà a raggiungerlo sempre: "Il primo podio è stato bellissimo, però so anche che è il primo anno, quindi ogni gara sarà diversa e molto difficile. Comunque ci proverò sempre".

Lo Sky Racing Team VR46 si sta rivelando il trampolino di lancio ideale per Nicolò, che si sente quasi in famiglia: "La vedo come una grossa opportunità perché il team è molto bello, si sta bene, e soprattutto la mia squadra mi piace molto. Sto come a casa, mi sento molto bene e quindi spero di continuare bene".

Alla fine del GP del Qatar ci fu un po' di tensione con Romano Fenati, ma il pilota romagnolo ha assicurato che ora è tutto rientrato: "In realtà non è successo niente. Ora tra me e Romano è tutto come prima, tutto apposto e ognuno rispetta l'altro. Secondo me, è solamente perché era appena finita la gara, c'era ancora l'adrenalina addosso, ma comunque non è successo niente".

Però non ha negato che battere i compagni di box ha sempre un sapore speciale: "Il compagno di squadra è sempre il primo da battere perché vuoi dimostrare al team che sei tu quello più forte. Hai la stessa moto quindi vuoi sempre dimostrare che sei più bravo. Vale in questo team come in tutti. Ognuno va per conto suo ma è giusto che sia così perché è uno sport individuale, ognuno deve fare la sua strada".

In squadra poi sembra aver trovato una sorta di "maestro" nel team manager Pablo Nieto: "Sto imparando un po' a conoscerlo adesso perché comunque devi fare un po' di gare per conoscere bene una persona. Ogni volta che mi da un consiglio, alla fine si rivela giusto. Per adesso mi trovo molto bene con tutta la squadra, incluso Pablo".

Infine, ha fatto anche un accenno a come è cambiata la sua vita ora che è arrivatà un po' di notorietà: "Ho notato che quando vado in giro forse mi riconoscono un po' di più, però a parte questo non è cambiato tanto. Quando posso esco sempre con gli amici alla sera, mi piace stare in compagnia. I miei genitori mi seguono sempre, su tutte le gare. Però è comunque dura stare sempre fuori da casa, dopo un po' ti manca stare a casa tua nel tuo letto".

Intervista di Lena Buffa

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