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Bastianini è tornato in sella alla sua Honda in un test a Misano

Dopo aver saltato il GP di Francia per la frattura del polso destro in allenamento, Enea ha completato una ventina di giri per riprendere confidenza con la moto. Tanto lavoro in vista del Mugello invece per Di Giannantonio.

Enea Bastianini, Gresini Racing Team Moto3

Enea Bastianini, Gresini Racing Team Moto3

Gold and Goose / Motorsport Images

Enea Bastianini, Gresini Racing
Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing Moto3
Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing Team Moto3
Enea Bastianini, Gresini Racing Moto3, Honda
Enea Bastianini, Gresini Racing Team Moto3
Enea Bastianini, Gresini Racing Moto3, Honda
Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing Moto3, Honda
Enea Bastianini, Gresini Racing Team Moto3
Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing Team Moto3

A pochi giorni dal Gran Premio d’Italia, in programma questo fine settimana al Mugello, i piloti del Gresini Racing Team Moto3 Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio hanno effettuato ieri una giornata di test sul circuito di Misano.

Dopo essere stato costretto a saltare il Gran Premio di Francia a Le Mans in seguito alla frattura del polso destro rimediata durante un allenamento lo scorso 27 aprile, Enea Bastianini è così potuto tornare in sella alla sua Honda NSF250RW: il diciottenne riminese ha in ogni caso preferito non sforzare troppo il braccio e ha compiuto soltanto una ventina di giri, più che altro per riprendere confidenza con la moto e lavorare sulla posizione di guida.

Il suo compagno di squadra Di Giannantonio ha invece completato ben 80 giri, portando a termine diversi run di più giri consecutivi con un buon passo. Assieme al team il diciassettenne esordiente romano ha lavorato molto sull’assetto in vista del Gran premio d’Italia, ottenendo buoni riscontri.

"È stato bello tornare in moto, anche se onestamente ho faticato un po’ a guidare: soprattutto nelle staccate delle curve a destra, quando inizio a piegare la moto, il braccio inizia a farmi male e quindi non sono riuscito ad essere veloce come avrei voluto. Ho perciò percorso soltanto qualche giro per trovare un’impostazione di guida ottimale in vista del Mugello e mi sono fermato, perché in queste condizioni è anche difficile capire bene il comportamento della moto e lavorare sull’assetto. Avrei sicuramente potuto fare più giri e migliorarmi, ma sarebbe stato inutile sforzare il braccio e rischiare di non arrivare in forma al Mugello" ha detto Enea a fine giornata.

"Sono contento perché abbiamo fatto un bel po’ di giri e sin dal mattino ho avuto un buon feeling con la moto su questa pista, che già conoscevo molto bene. Abbiamo provato tante soluzioni di assetto in vista del Mugello e ogni volta siamo sempre stati abbastanza veloci e anche questo è positivo. A Le Mans ho subìto un calo durante la gara, per cui abbiamo lavorato molto anche sul passo, effettuando run di oltre 10 giri per capire meglio il comportamento della moto sulla distanza. Ora sento di avere ancora più feeling con la moto, per cui arriviamo al Mugello carichi!" ha aggiunto Di Giannantonio.

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