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Intervista

Antonelli: "Ho rischiato per conquistare la vittoria, ma ne è valsa la pena"

Splendido inizio di stagione per Niccolò Antonelli grazie ad una vittoria al photofinish ai danni di Binder. Nonostante i problemi fisici accusati nel weekend, il pilota del Ongetta Rivacold ha dato il massimo senza risparmiarsi.

Niccolo Antonelli, Ongetta-Rivacold
Niccolò Antonelli, Ongetta-Rivacold, Honda
Niccolò Antonelli, Ongetta-Rivacold, Honda
Niccolo Antonelli, Ongetta-Rivacold

La stagione 2016 della Moto3 non poteva iniziare in modo migliore per Niccolò Antonelli. Il pilota della Ongetta Rivacold, infatti, è riuscito a cogliere una grande vittoria nel primo appuntamento stagionale sul tracciato di Losail.

Antonelli ha adottato una strategia di gara intelligente; non ha forzato all'inzio, restando nel gruppo di testa, ma ha poi dato il massimo negli ultimi giri per centrare un podio che si è poi tramutato in una vittoria.

“Ho fatto una gara inizialmente in difesa, stando dietro senza forza troppo per poi dare tutto quello che avevo all’ultimo giro. Ho anche rischiato abbastanza ma ne è valsa la pena”.

Il weekend del Qatar non è trascorso serenamente per il pilota italiano, debilitato da numerosi problemi fisici e caduto nel corso delle qualifiche. Fortunatamente le sue condizioni sono migliorate oggi.

“Durante questo weekend ho trascorso due giorno dove sono stato molto male, avevo molta tosse. Poi gli antibiotici hanno fatto effetto ed oggi stavo bene. La clavicola mi faceva già male ma lo sapevo e non ci ho pensato durante la gara”.

Antonelli ha letto perfettamente l'andamento della gara, consapevole che per poter contrastare la velocità della Honda di Binder doveva restare nella scia del sudafricano.

“Non avevo deciso a priori di fare l’ultimo giro in seconda posizione. Avevo visto Binder primo ed ero consapevole che la KTM andava forte, quindi ho pensato che se fossi stato dietro di lui all’ultimo giro sarei andato a podio e magari puntare alla vittoria. Con la Honda abbiamo sofferto un po’ in allungo e questa era l’unica strategia possibile per poter vincere”.

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