Un problema tecnico dietro al ritardo delle penalità in Qatar
Il direttore di gara Mike Webb spiega che Morbidelli e Cortese sono stati puniti tardivamente per via di alcuni fotogrammi non registrati correttamente, che hanno richiesto più tempo per essere visionati.
Foto di: Mirco Lazzari
La gara inaugurale del Mondiale Moto2, in Qatar, è stata animata da un fatto piuttosto inconsueto: ben otto piloti, quasi tutti delle prime file, sono stati puniti per aver fatto una partenza anticipata.
La cosa curiosa però è che se sei di questi sono stati sanzionati immediamente con un ride through, nel caso di Franco Morbidelli e Sandro Cortese è invece arrivata una penalità di 20" sul tempo di gara. Situazione che ha creato non poche polemiche, ma che il direttore di gara Mike Webb ha provato a spiegare in un'intervista rilasciata a MotoGP.com.
"Abbiamo avuto un problema tecnico con le immagini che registrano la partenza, alcuni fotogrammi non sono stati registrati correttamente ma dopo siamo stati in grado di analizzare la situazione e infliggere le sanzioni. Nel caso di Morbidelli e Cortese, non sono stati puniti con la procedura del ride through perché non era possibile vista la mancanza di tempo. Il regolamento impone la comunicazione della procedura di passaggio dai box entro quattro giri alla fine, poi scatta la sanzione sul tempo" ha spiegato Webb.
Qualche team manager delle squadre concorrenti ha lasciato intendere che il "jump start" di Morbidelli fosse comunque evidente, ma Webb ha spiegato che c'è una procedura da seguire per essere certi di non incappare in errore.
"Anche se in televisione sembra una partenza anticipata non è detto che concretamente che lo sia; la misurazione è fatta grazie ad una macchina fotografica con 500 fps (fotogrammi per secondo, ndr) su ogni pilota con queste immagini che catturano i movimenti iniziali delle moto; poi noi dobbiamo analizzare le immagini, indipendentemente da quello che la scuderia e il muretto vede".
Infine, Sam Lowes si era anche lamentato di qualche anomalia sulla luce rossa del semaforo, ma il direttore di gara ha spazzato via anche questa possibilità.
"Abbiamo sentito i commenti, ma da un controllo video non abbiamo riscontrato nulla di anomalo. Abbiamo anche verificato il tempo di accensione prima del via ed è risultato essere regolare: 3 secondi quando il regolamento parla di un minimo di 2 ad un massimo di 3 secondi".
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