Nel paddock di
Le Mans della
Moto 2 tutti i team sono al lavoro perché la
Geo Tecnology ha disposto la sostituzione di tutti i motori Honda. Un colpo di scena che non era programmato visto che l'avvicendamento dei 4 cilindri era preventivato alla quarta gara stagionale e che ha scombussolato i piani di lavoro che erano già stati predisposti dai team.
Eppure se la società svizzera che gestisce i propulsori per conto della Casa giapponese ha chiesto l'avvicendamento di tutte le unità dopo solo due Gp disputati ci deve essere una valida ragione tecnica o politica.
Non sono ancora chiare le cause che hanno portato a questa decisione clamorosa: c'è chi sostiene che sia stata una mossa preventiva per garantire l'affidabilità dei 4 cilindri (in Francia verrà data a tutti la protezione in carbonio per evitare che in caso di scivolata il carter si possa bucare, come è accaduto a Jerez a Tomizawa).
Ieri i tecnici della Geo Tecnology hanno verificato nei box che i piombi con cui i propulsori sono stati sigillati, non fossero stati in alcun modo manomessi, visto che ogni squadra ha potuto portarsi a casa le unità che aveva sulla propria moto dopo la trasferta di Jerez.
I più maliziosi sostengono che qualcuno possa avere messo le mani nelle unità: un'accusa che se fosse provata sarebbe gravissima. Sta di fatto che per stroncare sul nascere anche solo delle voci su una pratica che potrebbe inquinare la validità di un campionato interessante e combattuto, sono passati all'azione, cambiando le unità.
Un'operazione certamente costosa che va apprezzata ed evidenzia l'impegno con cui (nonostante tutti i limiti di chi parte da zero) la Moto 2 cerca di non far rimpiangere la Classe 250.
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