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Intervista

Marini: "Vale è un aiuto, non una pressione in più"

Ecco l'intervista al fratellino del "Dottore", che quest'anno correre in Moto2 con il Forward Racing

Luca Marini

Pons Racing

C'è un nome nuovo pronto ad affacciarsi sulla scena del Motomondiale. Se ci si ferma al cognome, forse non vi dirà molto, ma sono tantissimi gli occhi puntati su Luca Marini. Il pilota scelto dal Forward Racing per la classe Moto2 è infatti il fratellino minore di Valentino Rossi. Una cosa che però non pare creare particolari pressioni al 18enne di Tavullia, che invece pensa solo ad apprendere più che può dal "Dottore". Insieme a lui abbiamo parlato del passaggio dal CEV alla scena iridata, ma anche proprio del rapporto con Valentino e dell'aiuto che si aspetta di avere da lui in questo 2016.

Come te l'aspetti la transizione dal CEV al Mondiale della Moto2?
"Sicuramente sarà un bel passaggio, perché comunque c'è molto divario tra i due campionati. Comporterà un lavoro maggiore durante tutta la stagione, ma anche più sacrifici e dovrò riuscire a raccogliere il massimo. Magari all'inizio i risultati non saranno importanti, ma dovrò continuare a lavorare duro per cercare di lottare per posizioni migliori alla fine della stagione".

Nella tua testa c'è già un obiettivo realistico da raggiungere a fine campionato?
"Più o meno ho già un'idea chiara di quali sono le posizioni in cui potrò stare, ma il mio obiettivo per il 2016 è quello di crescere ed imparare il più possibile. Ogni volta che farò un errore, dovrò cercare di apprendere da questo per evitare di ripeterlo. Anche i circuiti sono tutti nuovi, così come gli avversari, quindi sarà un anno di apprendimento. Devo solo arrivare a fine anno sapendo di aver dato il 100% e senza avere rimpianti".

Quando comincerete i test per la stagione 2016?
"A metà febbraio andremo a Jerez e sono curioso di vedere anche come mi troverò con il team. Dobbiamo cercare di instaurare subito un bel rapporto, perché durante la stagione sarà molto utile".

Tu sei abbastanza alto: troppo anche per la Moto2 o comunque riesci a stare bene sulla moto?
"Si, sono alto, ma anche Baldassarri più o meno è alto come me, quindi diciamo che siamo una squadra un po' atipica. Ogni tanto si soffre, perché sulle piste più faticose è un po' più difficile. Però di sicuro la Moto2 rispetto alla Moto3 è una categoria molto più adatta alla mia statura".

Il fatto di essere il fratello di un big come Valentino Rossi ti metterà un po' più di pressione addosso?
"Sicuramente ci sarà più pressione da parte dei media, ma io credo di aver imparato a gestirla bene, soprattutto l'anno scorso. Questa quindi è una cosa che non mi preoccupa molto. Anzi, credo che sia una cosa che mi potrà dare un grande aiuto, perché per fortuna Vale corre ancora e quindi mi può dare una mano il giovedì prima delle gare, con alcuni consigli sulle piste che non conosco. Cercherò di farne tesoro il più possibile per riproporre i suoi insegnamenti anche in pista".

Ti ha già dato qualche consiglio particolare in vista di questa stagione o per il momento sta un po' dietro le quinte e ti lascia lavorare?
"E' ovvio che un po' abbiamo parlato della stagione che verrà, ma in maniera molto tranquilla. Credo che abbia più senso poi vedere le cose nello specifico, circuito dopo circuito. Poi oltre che a lui posso chiedere aiuto anche agli altri piloti più esperti che conosco, senza dimenticare i ragazzi della squadra, che sono già nell'ambiente da più tempo di me".

Lavorare in una struttura come la VR46 Academy pensi che ti sarà utile in questa stagione per crescere?
"L'Academy è una grandissima cosa. E' una buonissima opportunità che Valentino e gli altri hanno regalato ai piloti italiani più promettenti. Può aiutarmi a crescere tanto, non solo come pilota, ma anche come persona, perché siamo un bellissimo gruppo: ci vediamo tutti i giorni e ci alleniamo tutti insieme. Quest'anno poi parlando anche con Giovanni Cuzari mi hanno garantito questa opportunità di disputare il Mondiale con il Team Forward, quindi devo solo ringraziare sia l'Academy che la squadra per questa occasione che mi stanno dando".

Negli ultimi anni il movimento italiano ha avuto una crescita evidente. Credi che l'Academy abbia avuto un peso importante sotto questo punto di vista?
"Secondo me sta funzionando molto bene, perché l'organizzazione che c'è dietro è veramente una delle migliori. E' tutto molto curato nel dettaglio su ogni fronte. Per questo credo che in futuro ne verranno create anche di diverse, non solo in Italia, perché è una cosa che nella storia del motociclismo non c'era mai stata e che se fatta nel modo giusto può essere davvero una grande occasione".

Un giorno potrebbe esserci l'occasione di vedere te e Valentino insieme sulla griglia della MotoGP?
"Eh me lo hanno già chiesto in parecchi... E' un sogno sicuramente, ma bisogna che io vada veramente molto forte e che lui continui a correre in MotoGP ancora per diversi anni. Vedremo, io proverò a farlo rimanere in MotoGP il più possibile, almeno si diverte ancora tanto".

Ma al Ranch è capitato ogni tanto di riuscire a stargli davanti?
"Sto migliorando anche al Ranch, piano piano vado sempre più forte. Valentino sicuramente è il più forte lì, insieme a Pasini, a Baldassarri e a Morbidelli. Anche i più giovani della Academy però stanno migliorando parecchio ed ogni sabato vengono fuori delle belle battaglie. Di solito vince Vale, ma non è detto: ogni tanto ci sono delle sorprese".

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