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Indianapolis, Libere 2: Rabat in grande spolvero

Tito ha un ritmo davvero impressionante ed ha distanziato di oltre tre decimi l'inseguitore Lowes

Tito Rabat, Marc VDS Racing Team

Tito Rabat, Marc VDS Racing Team

Marc VDS

Tito Rabat, Marc VDS Racing Team
Tito Rabat, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS
Tito Rabat, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS

Nonostante sia ancora un po' acciaccato a causa dell'incidente con Franco Morbidelli al Sachsenring, Tito Rabat è stato l'assoluto dominatore della seconda sessione di prove libere del Gp di Indianapolis di classe Moto2. Il campione del mondo in carica ha mantenuto praticamente per tutto il turno un ritmo impressionante, risultando anche l'unico capace di scendere sotto all'1'37" con il suo 1'36"967.

E anche dal punto di vista della tenuta fisica il portacolori della Marc VDS non dovrebbe avere particolari problemi, visto che oggi pomeriggio è stato uno dei piloti più attivi con la sua Kalex. Come è intuibile, alle sue spalle i ritardi sono importanti: basta pensare che il diretto inseguitore Sam Lowes ha beccato 328 millesimi con la sua Speed Up.

Terzo tempo a sorpresa per il giapponese Takaaki Nakagami, che torna ad affacciarsi nelle posizioni di vertice dopo un periodo un po' in ombra. Dietro di lui c'è il mattatore del turno inaugurale, ovvero il rookie Alex Rins, tallonato dal leader della classifica iridata Johann Zarco, che paga poco meno di mezzo secondo con la Kalex della Ajo Motorsport.

Sesto riferimento cronometrico per un Mika Kallio che sembra aver ritrovato una forma da vice-campione del mondo in seguito ad un avvio di 2015 a dir poco disastroso. Simile la prestazione del suo compagno al Team Italtrans Franco Morbidelli, che è ottavo alle spalle di Jonas Folger, più lento di appena un decimo. Va ricordato che in questo weekend sarà l'unico italiano in pista, complice il forfait obbligato del Forward Racing, che ha negato la trasferta americana a Simone Corsi e Lorenzo Baldassarri.

Tornando a scorrere la classifica, la top ten si completa con Thomas Luthi ed un sorprendente Hafizh Syahrin. Continua a faticare abbastanza invece Alex Marquez, accreditato del 16esimo tempo, ma comunque vicino a colleghi più esperti come Dominique Aegerter e Xavier Simeon.

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