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Fonsi Nieto annuncia il suo ritiro dalle corse

Sulla sua decisione sofferta pesa l'infortunio rimediato un anno fa ad Indianapolis

Fonsi Nieto ha appena dichiarato alla stampa la sua ferma intenzione di lasciare le corse. Purtroppo i postumi dell’incidente occorsogli a Indianapolis nel 2010, con tutte le conseguenze che causò (Fonsi perse conoscenza in ospedale per via di una reazione allergica ai farmaci e venne rianimato), gli impediscono di tornare a guidare come vorrebbe. E’ sicuramente un peccato perdere un talento come Nieto, un pilota che ha corso in molte categorie, dalla 250 GP alla Superbike e ora alla Moto2, vincendo anche cinque gare nel Motomondiale e una in Superbike con la Suzuki. Un pilota che sicuramente si è fatto conoscere nelle gare per il suo carattere a volte spinoso, ma sul cui talento non si può discutere. Fonsi lascia le corse con una lettera molto sentita, che vi riportiamo integralmente: "Come tutti sapete ero iscritto e pronto a partecipare al mondiale Moto2 2011, ma dopo aver provato per tutto l'inverno ad allenarmi e dopo una lunga meditazione ho deciso di chiudere la mia carriera. E' stata una decisione molto difficile per me, anche perchè grazie ai miei cugini e al mio sponsor personale Confremar, ero in una posizione privilegiata in un momento che è difficile per tutti. Purtroppo per me, il mio piede non è ancora al 100 % e per questo non sono stato in grado di garantire, come ho fatto nel corso della mia carriera, di correre ai massimi livelli, ripagando gli sforzi del mio team e di tutti coloro che mi sostengono e mi hanno sostenuto: per questo ho dovuto annunciare il mio ritiro dalle corse. Un ritiro che mi provoca un dolore senza fine, perchè la moto è stata e sarà sempre la mia vita, ma sono comunque soddisfatto, soddisfatto per quello che questo mondo mi ha dato sul piano sportivo e umano. Ho vissuto dei grandi momenti che ho sempre sognato, ho conosciuto e lavorato con persone straordinarie che mi hanno reso possibile vivere tutto questo come speravo da bambino quando sognavo di diventare un pilota. Per questo vorrei ricordare tutti colori che mi hanno aiutato, anche se la lista è molto lunga. Dalle minimoto, con Gonzalo Arribas, TMR e Aspar, un grande maestro che mi ha consentito di cogliere il mio primo podio, la mia prima vittoria ed il secondo posto nel mondiale. Devo anche ringraziare le persone con le quali ho lavorato in Superbike che mi hanno accolto con grande affetto, Guido Pagani e la Kawasaki che mi ha consentito di correre anche una gara in MotoGP, ma anche Francis Batta e la Suzuki, insieme a loro ho vinto la mia prima gara in Superbike... Devo poi ringraziare Luis Guerra, i miei cugini, la famiglia Ezpeleta, tutti in IRTA, Dorna, i miei sponsor, la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto dal primo all'ultimo giorno della mia carriera, la mia fidanzata Alba, i miei tifosi che mi hanno sostenuto nei momenti difficili della mia carriera, ma anche il dottor Villamor. Non posso dimenticare i miei amici che mi hanno seguito, Quique Medica, Javi, Andoni, la stampa, il mio fans club, sono sicuramente i migliori tifosi del mondo. Adesso mi piacerebbe continuare a far parte di questo mondo vivendolo da un'altra prospettiva, perchè le due ruote sono importanti nella mia vita".

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