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Morbidelli: "Quando salgo sul podio, vinco! Mi manca il podio in casa"

Il leader del Mondiale vorrebbe riuscire a limitare i danni nelle gare che gli vanno storte, perché le altre le ha tutte portate a casa. E vorrebbe farsi un bel regalo a Misano, pista di casa su cui ha sempre faticato in passato.

Podium: Race winner Franco Morbidelli, Marc VDS

Gold and Goose / Motorsport Images

Franco Morbidelli, Marc VDS
Franco Morbidelli, Marc VDS
Podium: Race winner Franco Morbidelli, Marc VDS
Race winner Franco Morbidelli, Marc VDS
Franco Morbidelli, Marc VDS
Podium: second place Alex Marquez, Marc VDS, Race winner Franco Morbidelli, Marc VDS, third place Th
Franco Morbidelli, Marc VDS
Franco Morbidelli, Marc VDS, Alex Marquez, Marc VDS celebrate with the team
Franco Morbidelli, Marc VDS, Alex Marquez, Marc VDS

Franco Morbidelli non si ferma più. Al Red Bull Ring è arrivato il settimo sigillo di una stagione fin qui fenomenale per il portacolori della Marc VDS, che continua a tenere nel mirino il bersaglio più importante: il titolo iridato della classe Moto2. Anche perché questa è la sua ultima occasione, visto che per il 2018 è già certo il salto in MotoGP, sempre con la compagine belga.

"Io oggi volevo inanzitutto vincere. Poi ho capito che anche gli altri erano un po' in difficoltà, perché finivano larghi quando provavano a passarmi. A quel punto, nel dubbio, mi sono detto: 'Sto davanti io e provo a vincere così'. A me in generale piace stare davanti, ma ci sono delle gare in cui magari è meglio stare dietro e studiare gli avversari" ha detto a caldo, raccontando il duello austriaco con il compagno Alex Marquez e con Thomas Luthi.

Nonostante abbia vinto 7 delle 11 gare disputate fino ad ora, il suo vantaggio sul pilota elvetico è di sole 26 lunghezze: "Questo vuol dire che gli avversari sono sempre lì quando riesco a vincere. Io guadagno veramente poco, ma il mio obiettivo è continuare a farlo per arrivare a conquistare questo Mondiale".

Questo perché se sale sul podio, lo fa sul gradino più alto, ma se gli gira male non riesce quasi mai a limitare i danni: "E' vero, quest'anno tutte le volte che sono salito sul podio è stato perché ho vinto. Non sono mai riuscito a fare secondo o terzo quando sono in difficoltà. In quei casi ho fatto quarto, sesto o ottavo. Questa cosa sarebbe interessante da capire, perché perdere meno punti possibile quando sono in difficoltà sarebbe importante".

Riguardo alle piste che mancano da qui alla fine dell'anno, quella più insidiosa probabilmente è proprio quella di casa: "Misano è una pista su cui ho sempre fatto fatica. Sarà difficile, anche perché è la gara di casa e in passato non sono mai riuscito a dimostrare di reggere questa pressione. Quest'anno ho fatto un buon risultato al Mugello, perché ho chiuso quarto, ma mi manca ancora il podio in casa. Sarebbe bello invece riconfermare quanto di buono avevo fatto l'anno scorso su piste come Silverstone, Aragon o in Australia".

Oggi intanto la Moto2 è in pista per una giornata di test e c'è anche qualche piccola novità: "Abbiamo un telaio nuovo da provare e sono molto curioso di provarlo. Anche perché il motore è sempre quello (ride)".

Informazioni aggiuntive di David Gruz

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