Marini: "Vincere è stato troppo figo. Ora mi devo ispirare a Bagnaia"
Nel giorno del titolo iridato di Pecco Bagnaia, lo Sky Racing Team VR46 ha festeggiato anche la prima vittoria iridata in carriera di Luca Marini, che ora sembra essere davvero pronto per un grande salto nella prossima stagione.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La domenica di Sepang è stata a dir poco trionfale per lo Sky Racing Team VR46. Non solo Pecco Bagnaia si è laureato campione del mondo della Moto2, ma è anche arrivata la prima vittoria iridata di Luca Marini, autore di una gara perfetta, comandata dall'inizio alla fine.
"E' stato figo. Possiamo fare una grande festa, perché c'è stata la mia vittoria e Pecco campione del mondo. Sono soprattutto contento per me, perché è stata una gara incredibile. Forse la più difficile dell'anno e sono riuscito a gestirla benissimo. Il feeling con la moto era incredibile e quindi è stato un grandissimo weekend, quindi voglio ringraziare la squadra" ha detto a caldo Luca ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.
Un successo che da fuori può essere sembrato molto semplice, ma che con il caldo incredibile della Malesia non lo è stato affatto. Anche perché a pressarlo da vicino nel finale c'era Miguel Oliveira, che aveva da giocarsi qualcosa in più della singola gara.
"La gara è stata tostissima, però quando è così caldo secondo me è meglio stare primo, perché hai aria fresca davanti e puoi respirare meglio. Anche i freni e le gomme vanno meno in crisi, quindi puoi gestire tutto più tranquillamente. Però è stata una gara durissima lo stesso. Dopo la bandiera a scacchi mi si è spenta la moto quando mi sono fermato per festeggiare con Pecco e con tutti gli altri, perché era andata troppo su la temperatura, quindi sono dovuto anche tornare a piedi. E' stato più difficile quello che la gara (ride)".
La convinzione di poter vincere la gara c'era già prima del via, per questo ha impostato la sua strategia all'attacco: "La mia strategia era quella di provare a partire ed andare davanti subito, perché avevo un ottimo ritmo e lo sapevo di essere il più forte. Oliveira però non mollava e quando ho letto nella tabella che ce l'avevo proprio dietro, mi sono detto: 'ok, vediamo cosa fa. Io gestisco un po' le gomme, perché se spingo adesso non arrivo alla fine'. Lui non mi ha passato, forse perché anche lui voleva gestire".
Nel finale poi l'obiettivo è stato cercare di evitare di doversela giocare in volata con Oliveira: "A cinque giri dalla fine poi ho cercato di fare un altro strappo, perché volevo evitare di arrivare all'ultimo giro con Miguel, che si stava giocando il Mondiale. Poteva essere un rischio, perché avrebbe potuto essere molto aggressivo. A quel punto sono riuscito ad andarmene e ringrazio tutti i ragazzi del team, perché mi hanno permesso di esprimere il mio talento e la mia velocità".
Questo ovviamente è il momento di festeggiare, anche se Marini lascia intendere che spera che questa sia solo la prima vittoria in un percorso ancora più importante: "Sono super soddisfatto, perché ho lavorato tantissimo tempo per raggiungere questi obiettivi. Finalmente in questa stagione sono stati ripagati i miei sforzi. Ancora però c'è tanto da fare, perché ho vinto soltanto una gara. Bisogna ispirarsi al mio compagno di squadra e cercare di fare anche meglio".
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