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Bulega: "Appena sono entrato in pista con la Moto2 mi è sembrato tutto subito naturale"

Il pilota dello Sky Racing Team VR46 è carico per il suo debutto nella classe di mezzo, sia perché vuole riscattare un 2018, ma soprattutto perché ha instaurato subito un grande feeling con la sua Kalex nei test di novembre.

Nicolò Bulega, Luca Marini, Sky Racing Team VR46

Foto di: SKY Racing Team VR46

Nicolò Bulega, Luca Marini, Sky Racing Team VR46
Nicolò Bulega, Luca Marini, Celestino Vietti, Dennis Foggia, Sky Racing Team VR46, Pablo Nieto Team Manager Sky Racing Team VR46
Nicolò Bulega, Luca Marini, Sky Racing Team VR46
Nicolò Bulega, Luca Marini, Celestino Vietti, Dennis Foggia, Sky Racing Team VR46
Nicolò Bulega, Sky Racing Team VR46
Logo di Nicolò Bulega, Sky Racing Team su un camion
Pablo Nieto Nicolo Bulega
Atmosfera alla presentazione dello Sky Racing Team VR46
Atmosfera
Atmosfera durante la presentazione dello Sky Racing Team VR46
Nicolo Bulega
Nicolo Bulega
Nicolo Bulega

Il salto di categoria non è il solo che dovrà fare Nicolò Bulega nel 2019. Nello Sky Racing Team VR46, infatti, si aspettano che finalmente "Bulegas" riesca a fare anche quello da eterna promessa a certezza. Nonostante due stagioni deludenti in Moto3, il team ha deciso di continuare a puntare su di lui, affidandogli una sostituzione "pesante".

Nicolò prenderà infatti il posto del campione del mondo in carica Pecco Bagnaia, saltato verso la MotoGP con la Ducati del Pramac Racing. Sia chiaro, nessuno si aspetta che Bulega debba lottare per il titolo al debutto in Moto2, anche perché per quello si punta sul confermatissimo Luca Marini, ma sicuramente ci si attende almeno un salto di qualità.

Il 2018 è stato complicato a causa degli infortuni, ma anche di una KTM Moto3 diventata ormai troppo piccola per i suoi 181 cm dell'alteza. La Kalex Moto2 invece ha dimensioni molto più adatte e Bulega si è dimostrato subito molto a suo agio nei test svolti a novembre a Jerez, nei quali è sempre stato il migliore dei rookie.

Una buona base da cui partire, anche se Nicolò non si è voluto sbilanciare troppo sugli obiettivi stagionali nella chiacchierata che abbiamo fatto con lui in occasione della presentazione ufficiale del team.

Tra il salto di categoria e la voglia di riscattare un 2018 un po' difficile, possiamo dire che questo è una sorta di anno zero per te?
"Sì, sicuramente il 2018 è stato un anno molto difficile per me. Anzi, un bell'anno di m.... è stato! Adesso però sono contento, perché posso finalmente dimostrare che quello non ero io e non vedo l'ora di iniziare. In realtà, a novembre abbiamo già fatto il primo test e sono impaziente di riprovare la moto, sperando di ritrovare le stesse sensazioni positive, perché mi sono trovato molto bene sia con la moto che con la squadra e anche questo è molto importante".

Che prima impressione ti ha fatto la Moto2?
"E' una categoria che mi ispira molto, anche perché fisicamente riesco a stare molto meglio sulla moto. Il primo contatto è stato molto buono, ma devo dire che è una categoria che mi piace parecchio. E' molto diversa dalla Moto3, quindi mi dovrò un attimo adattare, perché ho fatto quattro anni in questa categoria, compreso il CEV, quindi in testa ho questi meccanismi, che in un certo senso dovrò cancellare per adattarmi a quelli della Moto2".

Il primo impatto è stato molto positivo, perché sei stato quasi sempre il migliore dei rookie...
"Nella combinata sicuramente, ma penso di esserlo stato in tutti i turni, anche sul bagnato. Mi sono trovato sempre molto bene con la Kalex, sono contento e cercherò di migliorare ancora di più".

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La dimensione di questa moto ti aiuta molto rispetto alla Moto3, ma dicevi anche di aver trovato subito un ottimo feeling con l'anteriore della Kalex...
"Almeno non parto svantaggiato e questa è una cosa che credo sia molto importante dal punto di vista mentale. Sono soddisfatto di come sono andati i test, perché mi avevano detto di essere prudente nei primi giri, di entrare in pista e di scoprire le gomme, che sono molto diverse da quelle della Moto3. Ma anche il motore che è molto differente e la moto, che va guidata in tutto un altro modo. Però appena sono entrato in pista, mi è venuto tutto subito molto facile, naturale, nel senso che mi sono trovato molto bene con tutto il pacchetto. Sono stato molto contento anche del feeling che ho avuto, anche perché siamo partiti già con una buona base di setting, ma siamo anche riusciti a migliorarla e questa non è sempre una cosa scontata".

Alla luce di questo, non c'è un po' di rammarico per aver deciso di fare un anno in più in Moto3 invece che fare il salto nel 2018?
"Ancora è presto per dire che sarò competitivo. E' vero che il primo test è andato molto bene, ma ne abbiamo fatto solamente uno ed era il primo un po' per tutti quanti. Però chi ben comincia è a metà dell'opera, dai! Non so se probabilmente avrei dovuto farlo già l'anno scorso, ma è anche vero che ho 19 anni e probabilmente sarà il più giovane sulla griglia della Moto2, quindi va bene così".

Hai già fissato un obiettivo da raggiungere in questa stagione o per il momento preferisci ragionare un passo alla volta?
"Il mio obiettivo sicuramente è cercare di fare bene ed ottenere dei buoni risultati. Quanto potranno essere buoni, credo che lo capiremo solamente dopo le prime tre gare della stagione".

Hai un compagno esperto come Luca Marini, cosa pensi di poter imparare da lui?
"Luca sicuramente è un grande lavoratore, oltre ad essere molto veloce in pista. E' sempre il primo ad arrivare al box e l'ultimo ad andare via, quindi cercherò di imitarlo e di apprendere il più possibile da lui".

Prendi il posto del campione del mondo Pecco Bagnaia, che genere di ispirazione può essere per te?
"Da Pecco ho molto da imparare ovviamente. Forse è un pochino meno lavoratore di Luca, quindi potrei trovare il giusto compromesso tra i due. Sicuramente ha vissuto un anno fantastico e io ho la fortuna di avere a disposizione la sua squadra. Purtroppo non potrò aiutarmi troppo con la telemetria, perché le moto sono completamente diverse (al posto del motore Honda ora c'è quello Triumph), ma posso farmi raccontare molte cose che faceva e lui e cercare di imitarle".

Nel 2019 debutta anche un nuovo format di qualifiche, più simile a quello della MotoGP: come ti sembra?
"Non l'ho ancora capito del tutto sinceramente, però così a primo impatto non mi piace troppo, perché ci tolgono 45 minuti di prove. Questo vuol dire che faremo un turno in meno e per un rookie girare meno non è mai positivo, ma anche che bisogna iniziare a guidare impiccati fin dal venerdì. Per questo non mi piace troppo l'idea, ma è così per tutti, quindi proveremo ad adattarci".

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