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Bezzecchi: "Ho detto no all'Aprilia per aprire più porte"

Il pilota romagnolo ha rifiutato l'offerta dell'Aprilia per fare il salto verso la MotoGP, preferendo rimanere un altro anno in Moto2 con lo Sky Racing Team VR46 con l'obiettivo dichiarato di provare a vincere un Mondiale che potrebbe aprire nuove porte anche nella classe regina.

Marco Bezzecchi , Sky VR46 Team

Foto di: SKY Racing Team VR46

Nell'arco di neanche 12 mesi le cose sono cambiate tantissimo per Marco Bezzecchi. Un anno fa era il nuovo arrivato nello Sky Racing Team VR46, voglioso di riscattare un debutto in Moto2 deludente. Ora invece è l'uomo di punta della squadra, chiamato a lottare per il Mondiale e a fare da chioccia al debuttante Celestino Vietti.

Nel mezzo ha chiuso quarto nel Mondiale, con due vittorie all'attivo, ed era arrivata anche un'offerta dall'Aprilia per fare il salto immediato in MotoGP. Il pilota romagnolo però ha preferito aspettare e provare ad andare a caccia di quel bersaglio grande che gli era sfuggito solo per un soffio in Moto3, con la speranza che un eventuale titolo possa aprire più porte anche nella classe regina.

La tua è stata una stagione 2020 davvero strana, ma che ha offerto grandi spunti. Cosa cerchi per fare quello step che ti può portare veramente in alto?
"Sicuramente è stata una bellissima stagione, anche se forse ci sono stati degli errori di troppo. Un grande obiettivo è quello di trovare più costanza, anche se penso di essere già migliorato abbastanza sotto questo aspetto. Se vogliamo essere competitivi per il titolo, però, ci vuole anche qualcosa in più".

Visto quello che sei riuscito a fare l'anno scorso, appare abbastanza chiaro che tu sia un contendente al titolo. Ti vedi tra i favoriti? Quali potrebbero essere gli avversari più temibili?
"E' sempre difficile fare un solo nome prima dell'inizio della stagione. Sicuramente Lowes è molto forte e anche l'anno scorso ha dimostrato quanto può essere veloce. Ma penso che in Moto2 ci siano molti piloti che possono lottare per la vittoria e per il titolo. Io spero di essere uno di questi, ma per il momento aspetto il primo test e voglio solo concentrarmi su me stesso".

L'anno scorso con Luca Marini avete collaborato tanto in pista: ti ha aiutato questa cosa?
"Sì, l'anno scorso abbiamo lavorato parecchio insieme con Luca, fin dall'inizio della stagione. Già dal primo test ci siamo dati da fare insieme. E' stato molto positivo, perché non avevo mai avuto un compagno con cui poter lavorare in maniera così stretta. Da lui ho imparato come gestire le gare in Moto2, perché è molto diverso rispetto alla Moto3. Ma lo stesso vale anche per il time attack. Sicuramente ho appreso tanto da Luca, ma spero che anche lui sia riuscito ad imparare qualcosa da me".

Qual è la cosa più importante che hai imparato da Valentino Rossi facendo parte della sua Academy?
"Vale è sempre stato il mio idolo fin da quando ero un bambino, quindi è una grande fortuna poter lavorare con lui ogni giorno. Devo dire che faccio fatica a dire un consiglio in particolare, perché me ne ha dati talmente tanti che è difficile sceglierne uno solo. Ogni giorno c'è sempre qualcosa da imparare con lui".

Hai ripensato agli errori che hai commesso nella passata stagione e a come evitare di ripeterli?
"Ovviamente ci ho pensato, ma fortunatamente ci sono stati soprattutto dei bei momenti, quindi gli errori sono stati un po', ma non una cosa esagerata. La caduta di Jerez non la conterei come un errore troppo pesante, perché è avvenuta in un momento del campionato in cui si poteva ancora fare qualche sbaglio. Ad Aragon sono stati due errori fatali: il primo non me lo aspettavo ed ha un po' sorpreso anche me (è caduto quando era in testa, ndr). Abbiamo guardato tantissimo i dati, per capire cosa fosse stato, ma c'è pochissima differenza. Aragon 2 è stato proprio un weekend difficile, perché anche emotivamente ero nervoso per quello che era successo la settimana prima. Un aspetto su cui dovrò lavorare è proprio quello emotivo, cercando di stare più tranquillo. Purtroppo sbagliare fa parte del nostro mestiere, bisogna solo cercare di imparare e di andare avanti".

Sulla carta sei quello che può puntare un po' più in alto tra i piloti dello Sky Racing Team VR46, anche perché mancano dei rivali come lo stesso Luca o Bastianini che sono passati in MotoGP. Questa condizioni ti mette un po' di apprensione in più o tranquillo e fiducioso dei tuoi mezzi per puntare ad un risultato importante?
"Se non c'è Bastianini e non c'è Marini, ce ne sono degli altri che cercano di fare quello che voglio fare io. Mi faceva piacere correre con loro, ma alla fine l'obiettivo di tutti è quello di vincere. Anche se i rivali cambiano, il livello sarà sempre molto alto: Lowes è rimasto in Moto2 ed è molto veloce, Di Giannantonio è molto veloce, Gardner è molto veloce. Diciamo che le teste di serie non mancano. La pressione c'è, anche se ovviamente all'inizio della stagione è sempre tutto un po' più tranquillo. Si fa sentire molto di più verso la fine. Ma ci sono molti piloti forti, quindi sarà difficile anche senza Luca ed Enea".

Con la promozione di Luca, ora sei tu il "capitano" del team Moto2. Questo ha cambiato un po' la tua mentalità?
"La filosofia di questa squadra è molto bella perché all'inizio magari ci può essere un capitano, ma questa cosa si può evolvere durante la stagione in base a come vanno le cose. Se magari Celestino inizia ad andare subito forte ed inizia anche lui a lottare per i podi e le vittorie, a quel punto non c'è più un vero capitano. Si spinge per cercare di dare il massimo entrambi e vedere cosa si può fare. Il ruolo da capitano, magari adesso ce lo posso avere, ma poi si vedrà. Sicuramente mi fa piacere, perché vuol dire che sono stato veloce l'anno scorso ed ho dimostrato di saper fare delle belle gare, ma alla fine preferisco essere un uomo di squadra".

L'anno scorso avevi grandi motivazioni perché volevi riscattare un primo anno difficile in Moto2. Quest'anno invece quale sarà la tua spinta?
"La motivazione è quella di tornare a vivere le emozioni dello scorso anno, perché tornare a vincere e a salire sul podio è stato bellissimo. Voglio cercare di non stare tanto tempo senza provarle. Comunque il sogno di tutti noi piloti, e quindi anche il mio, è quello di provare a portare a casa un titolo. Quella sarebbe la cosa più bella".

Secondo te, su che aspetti si deve concentrare Celestino per il salto dalla Moto3 alla Moto2?
"Ieri abbiamo girato insieme e alla fine sulla moto sta già molto bene, ma lo avevo già visto anche ai test. Deve sistemare un po' di cose, come la staccata, magari il trick in uscita di curva, nel senso di capire bene le curve in cui serve e quelle in cui invece no. Ma il suo livello è già molto buono".

Rifiutare una proposta della MotoGP non è da tutti: cosa ti ha spinto a fare questa scelta?
"Non è una cosa da tutti rifiutare, ma è arrivata in un momento molto inoltrato della stagione, quando avevo già in testa i miei piani per il 2021, ovvero restare nello Sky Racing Team VR46 e lottare per il titolo. Ovviamente quando mi è arrivata questa proposta è stato un momento veramente bello, perché non me l'aspettavo, ma ho dovuto cercare di ragionare anche per il futuro. Nel senso che, facendo bene quest'anno, forse si sarebbero aperte anche diverse altre opportunità. L'Aprilia sarebbe stata fighissima, perché è un marchio italiano e ci sarebbe stata l'occasione di sviluppare una moto e di renderla come piace a me. Però bisognava cercare di essere obiettivi, lavorare meglio ed aprire altre opportunità per il futuro".

Celestino Vietti Ramus, Marco Bezzecchi, Sky VR46 Team
Celestino Vietti Ramus, Pablo Nieto, Marco Bezzecchi, Sky VR46 Team
Celestino Vietti Ramus, Pablo Nieto, Marco Bezzecchi, Sky VR46 Team
Celestino Vietti Ramus, Marco Bezzecchi, Sky VR46 Team
Marco Bezzecchi , Sky VR46 Team
Marco Bezzecchi , Sky VR46 Team
Marco Bezzecchi , Sky VR46 Team
Marco Bezzecchi , Sky VR46 Team
Marco Bezzecchi , Sky VR46 Team
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