Bagnaia arriva a Le Mans da leader, Marini con una spalla acciaccata
I due portacolori dello Sky Racing Team VR46 si presentano in Francia con umori opposti: Pecco vuole proseguire il trend positivo, mentre Luca spera di non aver troppi problemi per una spalla lussata a riposo.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Grandi aspettative attendono lo Sky Racing Team VR46 a Le Mans dove questa settimana il Circus della MotoGP fa tappa per il GP di Francia. Francesco Bagnaia si presenta all’appuntamento da leader del Campionato Moto2 con 73 punti e 9 lunghezze di vantaggio su Lorenzo Baldassarri (secondo in classifica generale).
Dolci memorie legano Pecco al circuito della storica ventiquattrore automobilistica: nel 2015 conquistò il primo podio in carriera nel Mondiale in Moto3, mentre nel 2017, in Moto2, fu protagonista di un bellissimo duello per la vittoria finale con Franco Morbidelli e secondo sul traguardo.
Motivazioni ulteriori per continuare a rimanere concentrati dopo il podio a Jerez de la Frontera e i test di Aragon. Voglia di riscatto per Luca Marini alla ricerca di conferme in Francia, dopo la lussazione ad una spalla rimediata, a riposo, lo scorso weekend.
"Dopo una striscia di risultati molto positivi e il test della scorsa settimana ad Aragon, arriviamo a Le Mans, una pista che mi piace moltissimo e dove ho raccolto sempre tanto in diverse categorie. In Moto3, ho centrato il podio e, anche lo scorso anno in Moto2, sono rimasto in lotta per la vittoria finale con Morbidelli per tutta la gara. Come sempre qui, l’incognita sarà il meteo: spero nel bel tempo, ma se dovesse piovere, con il nuovo asfalto, c’è molto più grip" ha detto Pecco Bagnaia.
"A Jerez la gara è sicuramente finita prima del previsto, motivo ulteriore per tornare in pista anche alla luce di quanto fatto ad Aragon. Purtroppo, la scorsa settimana, a riposo, ho riportato la lussazione della spalla e solo una volta arrivato a Le Mans riuscirò a capire la mia reale condizione fisica. In ogni caso, dobbiamo continuare a lavorare per mettere insieme tutti i pezzi del puzzle e poter essere competitivi. Il circuito della 24 ore non è tra le mie piste preferite, ma è ricco di storia e con il nuovo asfalto riesco ad avere più fiducia alla guida. Il primo tratto è quello che forse si adatta meglio al mio stile di guida e dove posso fare bene" ha aggiunto Luca Marini.
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