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Ecco la Yamaha 450F Rally 2014 di Cyril Despres

Finalmente la Casa giapponese ha svelato la versione definitiva della sua moto per la Dakar

Gli appassionati di Dakar e soprattutto della Yamaha la stanno attendendo da mesi, sin da quell’annuncio del 30 maggio 2012 di Cyril Despres in “veste blu”. Parliamo della versione 2014 della Yamaha 450F Rally, la “nave da deserto” che attraverserà il Sudamerica dal prossimo 5 gennaio. Dopo avervi fornito un’interessante intervista a Cyril Despres, tocca ora alla moto realizzata da Yamaha Factory Racing, che va a mostrarsi in numerose immagini. Vi ricordiamo che le moto saranno quattro, per i seguenti piloti: il francese Cyril Despres, i connazionali e l’olandese Frans Verhoeven. La moto ha già mostrato un ottimo potenziale durante la scorsa Dakar, con Olivier Pain leader di gara alla fine della quarta fino alla settima tappa, per poi lasciare il comando a quella dell’altro francese David Casteu fino al giorno di riposo. Quest’ultimo ha poi vinto lo Stage5, mentre l’olandese Verhoeven ha portato a casa la vittoria allo Stage12. IL TEAM Iniziamo da Cyril Despers, pilota di maggior successo degli ultimi 10 anni con cinque vittorie conquistate rispettivamente nel 2005, 2007, 2010, 2012 e 2013. Il francese cercherà di eguagliare il record di sei vittorie di un altro yamahista, il francese Stéphane Peterhansel. Despres potrebbe dunque essere l’elemento di fastidio dello squadrone KTM e dell’agguerritissimo team Honda HRC. Frans Verhoeven è alla sua seconda esperienza con Yamaha Motor Europe e Yamaha Motor Netherlands. La sua prima Dakar è stata nel 2005 ed il suo miglior risultato lo si è registrato nel 2009, con un ottavo posto. L’olandese può vantare tre vittorie di tappa mentre nel 2013 la sfortuna lo ha “bloccato” al nono posto. Michael Metge sarà il portaborraccia di Despres e dovrà fare ancora esperienza. Nel 2013 ha chiuso in 18esima posizione. Olivier Pain, pilota Yamaha Racing France Yamalube può vantare ben cinque giorni in prima posizione durante la Dakar 2013 e quest’anno potrebbe anche salire sul podio. L’anno scorso chiuse in sesta posizione. CYRIL DESPRES Il francese ha così dichiarato: "In questo momento sono nelle fasi finali della preparazione prima di arrivare in Sudamerica e siamo tutti molto indaffarati. Ogni giorno mi alleno intensamente con il mio coach e mi occupa tutta la giornata. Poi ci sono le interviste da fare, gli ultimi dettagli da vedere con il team e ovviamente devo analizzare il percorso di gara. Ovviamente noi riceviamo il road book il giorno prima della gara, quindi le informazioni che possediamo sono limitate. E’ chiaro che questa edizione 2014 sarà molto dura. Gli stage marathon significano non avere assistenza dei meccanici al bivacco e quindi in quei giorni cerchi di preservare il più possibile la moto. I percorsi per le solo moto, significa che saranno più tecnici e solitamente più impegnativi a livello fisico. I 1.000 Km extra parlano da soli! E poi le moto quest’anno entreranno per la prima volta in Bolivia. Per alcuni stage boliviani sappiamo cosa ci aspetta, ma per altri… no, anche perchè non i sopralluoghi erano vietati. Sappiamo solo che sarà molto difficile. In alcuni punti della gara saremo sopra i 4.000 metri e a quell’altezza l’aria è parecchio rarefatta. E poi la Bolivia è “entrambe”, marathon e solo moto, quindi doppiamente complicata. Ma il complicato fa per me. Cosa mi attraei nei rally-raid è la competizione per il primo posto e più difficile è e più contento sono io!". FRANS VERHOEVEN L’olandese si è così espresso: "Sono fisicamente e mentalmente preparato e pronto per competere con i migliori al Mondo. Sono molto felice della mia Yamaha YZ450F Rally; è stata aggiornata rispetto alla Dakar 2013 con diverse parti. E’ più veloce e più affidabile dell’anno passato. Il nuovo paese dove gareggeremo è la Bolivia, ma ci sarà anche una mezza giornata ed una notte di marathon nel bivacco, quindi staremo da soli nel territorio. Non vedo l’ora di affrontare gli stage più lunghi, in parte perchè negli ultimi anni le corse si stanno facendo sempre più corte e più “esplosive”, lunghe e più difficili sono perfette per me". OLIVIER PAIN Il sesto classificato 2013 ha così dichiarato: "Poco prima della Dakar è un po’ come la calma prima della tempesta. Ci sono sempre cose dell’ultimo minuto da fare e tu vuoi mantenere la forma fisica ma vuoi anche riposare il più possibile e passare del tempo con la tua famiglia. A novembre la ASO ha dichiarato che la Dakar 2014 sarà dura. Sappiamo che l’Argentina è molto calda e presenta le scalate andine e che il Cile propone tante dune ricche di fesh-fesh. Cosa non conosciamo per nulla è la Bolivia. Tutto quello che sappiamo è che saremo in alto, particolare che rende il recupero difficile, anche perchè non avremo assistenza tecnica. Inoltre avremo una tappa marathon in più e diversi giorni con percorsi per le sole moto, cosa che suggerisce un gennaio in Sudamerica… non vacanziero! Ma se così fosse stato noi non saremmo qui!". MICHAEL METGE Il giovane Metge ha così dichiarato: "Questa è la mia seconda Dakar quindi non posso fare paragoni con le edizioni precedenti. L’anno scorso ero molto stanco e non c’erano stage che superavano i 500 Km. Ora ne avremo due oltre i 500 Km e due oltre i 600 Km! Mi sto allenando duramente ma ora non vivo in palestra! Quest’anno sarò di supporto a Cyril e l’anno scorso non avevo questa possibiltà responsabilità. Abbiamo passato molto tempo insieme da quando è entrato nel team e andiamo bene, cosa importante perchè nel mio ruolo la comunicazione ed il capire di cosa ha “bisogno” il mio pilota è vitale. Ho cercato di assorbire la sua conoscenza ed esperienza come una spugna. Il suo approccio alla Dakar è quasi scientifico, non sono sicuro che qualcuno gareggi un rally di moto oggi come fa lui e ho capito ed imparato anche solo chiacchierando. Ad essere onesti ora, non vedo l’ora di iniziare".

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