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Dakar 2015, Moto: quinto trionfo per Marc Coma

A Jakes la tappa accorciata per pioggia. Il pilota KTM bissa il successo del 2014. Sul podio Goncalves e Price

La Dakar 2015 non ha voluto farsi mancare proprio niente e così anche nella "semplice" prova speciale conclusiva, 174 km nel tratto tra Rosario ed il palco di Buenos Aires, la pioggia è arrivata a mischiare le carte. Il fondo è diventato estremamente scivoloso e quindi la direzione gara ha preferito non correre rischi, interrompendo le ostilità al CP2, ovvero dopo 101 km.

L'avventura di quest'anno si è quindi conclusa con una settantina di chilometri di anticipo ed ha consegnato a Marc Coma la sua quinta affermazione al Dakar Rally, la quarta da quando si corre in Sud America e la seconda consecutiva. Questo vuol dire che lo spagnolo della KTM, oggi quinto, ha eguagliato il numero di successi di Cyril Despres e si è portato a solamente uno da Stephane Peterhansel (questo per quanto riguarda solamente le due ruote).

Un successo costruito con una gara molto regolare, che gli ha consentito di arrivare alla fine senza fare ricorso alla sostituzione del motore, che invece è stata "fatale" al rivale Paulo Goncalves nella seconda parte della seconda tappa marathon, con una penalità di 15 minuti. Un ritardo praticamente identico a quello che alla fine della corsa lo ha separato dal vincitore e che quindi non farà altro che aumentare il rammarico della HRC.

E proprio le tappe marathon hanno lasciato il segno per le speranze della Honda, perché nella seconda parte della prima Joan Barreda Bort è stato lasciato a piedi dalla sua CRF450 Rally (non senza polemiche per il passaggio sul Salar de Uyuni letteralmente allagato), sprecando una grande occasione, visto che la sua gara si chiude con quattro vittorie di tappa, ma con un nulla di fatto. E pensare che invece a Coma è bastato imporsi solo nella quinta tappa per centrare il bersaglio grande.

La gara di quest'anno però ha visto salire alla ribalta anche delle grandi rivelazioni e tra queste non si può non citare Toby Price: ieri il rookie australiano ha vinto la sua prima speciale, ma soprattutto oggi ha concluso la sua prima Dakar sul gradino più basso del podio, spuntandola in un duello durato tutta la seconda settimana di gara con Pablo Quintanilla. Ma non si può non citare anche Matthias Walkner, costretto alla resa nella seconda parte di gara, ma costantemente tra i migliori nella prima settimana di gara, anche lui con una vittoria di tappa all'attivo.

Tra le note liete va sicuramente citata anche Laia Sanz. Peccato solo che oggi abbia perso una posizione, scivolando al nono posto. Del resto, nelle ultime giornate di gara Ivan Jakes è stato velocissimo ed oggi non ha fatto sconti, conquistando la speciale e prendendosi così l'ottava posizione, alle spalle anche di Stefan Svitko, Ruben Faria e David Casteu.

Per quanto riguarda le delusioni, non si può non partire dalla Yamaha, che alla fine ha piazzato nella top ten il solo Olivier Pain, ma soprattutto non è riuscita a togliersi neppure la soddisfazione di una sola vittoria di tappa, pur andandoci molto vicina con Juan Pedrero Garcia. Tra i piloti della Casa di Iwata c'era anche Alessandro Botturi, ma purtroppo l'ex giocatore di rugby non è riuscito a raggiungere Buenos Aires: anche lui è stato tradito sul Salar de Uyuni dalla rottura del motore. Pur essendo stato costantemente il migliore degli italiani, anche lui comunque non era mai riuscito ad entrare nella top ten.

Il migliore dei nostri, dunque, alla fine è stato Paolo Ceci, autore di una gara che alla fine è andata anche oltre alle più rosee aspettative, con il 14esimo posto finale. Tra i 78 che oggi saliranno sul palco di Buenos Aires però ci sono anche Marco Brioschi,  Diocleziano Toia e Matteo Casuccio.

Purtroppo anche quest'anno c'è una brutta pagina da ricordare: tra le moto, infatti, è venuto a mancare un concorrente, il polacco Michal Hernik. Le sue tracce si erano perse nel corso della terza tappa e quando è stato ritrovato giaceva a terra accanto alla sua moto, ormai privo di vita. L'autopsia ha poi rivelato che ad essergli fatale è stato un arresto cardiaco causato dalla disidratazione.

DAKAR RALLY, Tredicesima Tappa, 17/01/2015
Classifica finale Moto
1. Marc Coma - KTM - 46.03'49"
2. Paulo Goncalves - Honda - +16'53"
3. Toby Price - KTM - +23'14"
4. Pablo Quintanilla - KTM - +38'38"
5. Stefan Svitko - KTM - +44'17"
6. Ruben Faria - KTM - +1.57'50"
7. David Casteu - KTM - +2.00'14"
8. Ivan Jakes - KTM - +2.18'18"
9. Laia Sanz - Honda - +2.24'21"
10. Olivier Pain - Yamaha - +3.09'09"
Gli italiani:
14. Paolo Ceci - KTM - +4.58'14"
46. Marco Brioschi - KTM - +19.39'07"
57. Diocleziano Toia - KTM - +25.44'28"
60. Matteo Casuccio - Gas Gas - +26.47'19"

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