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MINI Challenge 2017: da giornalisti a piloti per un weekend!

Andrea Farina e Giuliano Daniele, tester di OmniAuto.it, hanno vissuto la bagarre di un divertente monomarca al volante della Lite di MINI Italia: ecco il loro racconto di com'è andata.

Giuliano Daniele, MINI John Cooper Works Challenge Lite

Giuliano Daniele, MINI John Cooper Works Challenge Lite

Simone Iaquinta
Azione di gara
Podio Gara 2
Giuliano Daniele, MINI John Cooper Works Challenge Lite
MINI John Cooper Works Challenge Lite di Andrea Farina e Giuliano Daniele
MINI John Cooper Works Challenge Lite di Andrea Farina e Giuliano Daniele
Grid girls
Abitacolo MINI John Cooper Works Challenge Lite di Andrea Farina e Giuliano Daniele
Abitacolo MINI John Cooper Works Challenge Lite di Andrea Farina e Giuliano Daniele
Il team di Andrea Farina e Giuliano Daniele
Podio Gara 2
MINI John Cooper Works Challenge Pro #28: Calcagni - Zanin
Roberto Ravaglia, MINI John Cooper Works Challenge Pro
Partenza Gara 2
Gianpiero Pindari, MINI John Cooper Works Challenge Lite

Sul circuito Piero Taruffi di Vallelunga, è andato in scena il penultimo appuntamento del MINI Challenge 2017. Le emozioni non sono mancate sulla pista laziale e i giochi, in chiave campionato sia per la classifica PRO sia per quella Lite, sono tutt'altro che chiusi. Appuntamento al Mugello, il 7 ottobre, per incoronare i vincitori del monomarca.  

Dopo una battaglia con Simone Iaquinta e Gianluca Calcagni, Luca Rangoni (Turbosport & Autoclub by AC Racing Technology) è riuscito a prendere il sopravvento nella prima manche. Il driver bolognese, scattato dalla seconda fila, ha prima infilato il calabrese con un sorpasso nel corso della settima tornata al tornantino del tracciato romano, mentre a 4 giri dal termine ha messo a segno il sorpasso che è valso la prima posizione ai Cimini, con una manovra eccezionale all’esterno di Gianluca Calcagni.

In Gara 2, perentoria vittoria di Simone Iaquinta. Il pilota di Castrovillari, sulla vettura di MCar by AC Racing Technology, ha preso il comando della gara nel corso del primo giro, passando Eduino Menapace ed Alessio Alcidi. Per il calabrese è stata poi una gara in controllo, senza sbavature, che gli ha consentito di tornare al comando della classifica generale approfittando anche dello stop di Filippo Maria Zanin (L’Automobile by Progetto E20), costretto ad alzare bandiera bianca mentre era in lotta per la quarta piazza.

Ritorno in macchina dopo tanto tempo per il plurititolato Roberto Ravaglia che, dopo i tempi d’oro del DTM, ha voluto provare l’adrenalina del MINI Challenge, chiudendo la sua gara in settima piazza davanti alla vettura di Maurizio Losi (Turbosport & Autoclub by AC Racing Technology), vincitore ieri con il suo compagno Luca Rangoni.

Doppietta all’esordio per Kevin Giovesi tra le MINI John Cooper Works Challenge LITE. Il pilota milanese, sulla vettura di MINI Milano by Scuderia Angelo Caffi è riuscito, ancora una volta, a precedere il leader di campionato Gabriele Giorgi (Autoè & Autoeur by Caal Racing) che, al Mugello, dovrà fare bene i calcoli per mettere al sicuro il titolo.

E tra gli specialisti della categoria, per l'occasione, a infilare il casco e la tuta sono stati anche Andrea Farina e Giuliano Daniele. I due tester di OmniAuto.it, si sono buttati nella mischia e hanno messo alla prova le loro abilità di guida. Se per Andrea non si è trattata della "prima volta", Giuliano ha vissuto il suo vero e proprio "battesimo del fuoco" in pista.   

Andrea: “Un MAXI weekend (quasi) tutto da incorniciare”

"Ebbene sì, con le MINI continuano i miei “battesimi del fuoco”: se nel 2016 al Mugello con la “Pro” è stata la mia prima gara in pista, quest’anno tocca a Vallelunga, una pista tutta da scoprire con un’auto anch’essa da studiare, la John Cooper Works “LITE” sempre del Team Promodrive-MINI Italia - racconta Farina -. E se sulla carta sembra sempre tutto scontato, diverso è cimentarsi in pista in mezzo ad altri piloti che hanno disputato quasi tutta la stagione e, arrivati alle penultima gara prima del Mugello, hanno maturato esperienza e affilato gli assetti".  

"La strategia condivisa col Team è stata quella di dividere le due sessioni di Prove Libere a metà con Giuliano: si guida di meno è vero, ma se ci sono degli errori da risolvere ci si può provare nelle Libere del pomeriggio".

"Nelle qualifiche del sabato mattina mi sento pronto a giocare tutti i Jolly: gomme nuove all’anteriore e tanta voglia di farle fruttare, ma evidentemente il troppo entusiasmo e l’inesperienza mi riportano a sbagliare quasi subito una cambiata col motore che va immediatamente in protezione".

"E’ bastato un rientrare ai box per un restart e tutto si è risolto, ma avevo perso tempo e la pressione di rientrare mi ha impedito di notare che al riavvio non si era disinserito il DSC… L’auto era perfetta e l’aderenza la migliore di tutto il weekend, ma con l’elettronica inserita la mia MINI di fatto non... scorreva".

"Per fortuna, se le mie qualifiche sono state da buttare quelle di Giuliano sono andate benissimo, con un quarto tempo nelle LITE che faceva ben sperare in Gara 1, la rivincita. Con l’amaro in bocca per le qualifiche “bruciate”, nella prima Gara di sabato avevo una doppia missione: conoscere l’auto definitivamente e mantenere la posizione, coi tempi delle libere di venerdì che mi davano ragione, almeno sulla carta".

"Partenza lanciata e al Curvone sono costretto a lasciare strada a un paio di avversari dietro di me, non ho voluto rischiare e dopo poco sono stato ripagato. Se Giovesi e Giorgi ormai li consideravo imprendibili, mi sono attaccato a Cioffi e Bagnasco non mollandoli per tutta la gara e quando all’uscita della Roma prima dell’ultimo giro si sono toccati, ne ho approfittato per infilarmi".

"Bagnasco non mi ha perdonato nulla in quei lunghissimi 2 minuti, ma alla fine - inaspettatamente - mi sono sono trovato sul terzo gradino del podio! Una gara ricca di colpi di scena con pneumatici Pirelli che, probabilmente a causa dell’asfalto nuovo di Vallelunga, sono stati ben lontani dal grip delle qualifiche. Una maxi opportunità. La interpreto così la possibilità di vivere un weekend da pilota nel MINI Challenge, un’esperienza incredibilmente formativa che da giornalista quale sono risulta fondamentale per la mia professione".

Giuliano: “La differenza tra teoria e pratica”

"Guidare auto e supercar stradali e cercare il limite per giudicare le tarature di assetto e sistemi elettronici è quello che faccio per lavoro. Partecipare al campionato MINI Challenge da pilota, però, è stata la classica “prima volta”.

"E, nelle libere del venerdì, il battesimo del principiante si è celebrato subito con le gomme slick. Fidarmi del loro livello di grip - soprattutto nel curvone veloce di Vallelunga - non è stato facile, così come resettare i parametri con cui impostare le staccate e le traiettorie. Per meno di 5 giri, tra l’altro".

"Qualche suggerimento dei tecnici del team Promodrive e il giorno dopo, in qualifica, butto giù 5 secondi dai tempi sul giro delle libere, arrivando a girare in 1"53 netti, come quarto crono nella categoria LITE".

"Il mio turno di guida è domenica  in gara 2, così da poter sfruttare anche i consigli del mio compagno di squadra Andrea dopo il suo podio in gara 1".

"Nella partenza lanciata perdo una posizione, che recupero alla staccata dei Cimini per poi cederla di nuovo dopo un lungo alla Soratte. Di lì al traguardo, non avendo ulteriori occasioni di confronto con altri concorrenti, mi sono divertito a sperimentare di tanto in tanto traiettorie nuove, anche sbagliando e perdendo tempo, ma sicuramente portandomi a casa sensazioni nuove e utili per poter tornare a valutare il comportamento dinamico di un’auto stradale nel mio lavoro di giornalista".

Le Classifiche

Classifica Gara 1

Classifica Gara 2

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