Ducati valuta una moto ufficiale con piloti MotoGP alla 8 Ore di Suzuka
Paolo Ciabatti, responsabile Off-Road di Ducati, ha svelato a Motorsport.com che la Casa bolognese sta vagliando l'idea di correre alla 8 Ore di Suzuka con una moto ufficiale da affiancare alla Panigale del team di Kagayama schierando piloti di MotoGP e Superbike.
Ryo Mizuno, Ducati Team Kagayama
Foto di: Motorsport.com
Per la prima volta nella sua storia, quest'anno Ducati ha preso parte alla 8 Ore di Suzuka con una Panigale V4 affidata al team di Yukio Kagayama, sfiorando il podio già all'esordio. Un terzo posto rimasto nelle mani sino a mezz'ora dal termine, per poi essere ceduto sul filo di lana e chiudere comunque come miglior marchio europeo davanti all'equipaggio ufficiale schierato da BMW.
Così come è abitudine dire, l'appetito vien mangiando. E Ducati, dopo aver intrapreso la nuova sfida nelle gare off-road, ha in mente di dare la caccia a un'altra competizione che nessuna Casa europea è riuscita a vincere. Proprio la 8 Ore che si tiene sull'ormai mitico tracciato giapponese.
Paolo Ciabatti, oggi responsabile Ducati Off-Road, ha seguito l'esordio della Casa italiana a Suzuka assieme al team di Yukio Kagayama. Per questo Motorsport.com lo ha contattato di nuovo - dopo averci già parlato a fine luglio - per avere aggiornamenti sul progetto di Ducati nei confronti della celebre gara di durata che fa parte della categoria FIM Endurance.
"La 8 Ore di Suzuka è una gara particolare, e ogni costruttore vorrebbe vincere almeno una volta nella sua storia", ha iniziato Ciabatti ai microfoni di Motorsport.com. "Proprio per la sua specificità, Ducati non aveva mai affrontato in modo competitivo. Quest'anno, per una serie di motivi, siamo riusciti a trovare un accordo con il team Kagayama nonostante fosse un team legato a Suzuki, ma sappiamo che Suzuki ha ridotto in modo drastico il suo impegno nelle competizioni. Quindi abbiamo trovato un accordo per disputare tutto il campionato giapponese e la 8 Ore di Suzuka, tenendo presente che diamo un supporto tecnico e per la 8 Ore abbiamo impiegato tutta una serie di ingegneri, simulazioni e valutazioni per il team, che però è gestito dalla squadra di Kagayama. Quindi la scelta dei piloti, venendo al dunque, è stata fatta dal team".
Ryo Mizuno, Ducati Team Kagayama
Foto di: Motorsport.com
Ciabatti aveva già fatto sapere a Motorsport.com che Ducati è interessata a schierare piloti di MotoGP quali Francesco Bagnaia e Fabio DI Giannantonio (entrambi hanno espresso il loro desiderio di partecipare). Per questo motivo Ducati sta vagliando l'opportunità di mettere in piedi un progetto che comprenda una moto ufficiale, direttamente gestita dal team di Borgo Panigale, da affidare a piloti di MotoGP e, probabilmente, anche di World Superbike tra quelli sotto contratto con la Casa bolognese.
"Premesso che Ryo Mizuno è uno dei piloti più veloci, con tanta esperienza, il team ci ha consultato e, premesso che il primo anno non sarebbe stato opportuno e che in quel weekend Bagnaia si è sposato, quindi non avrebbe potuto partecipare, era prematuro, perché avevamo ancora una serie di punti interrogativi. Perché per noi era la prima volta che una Ducati full Superbike si impegnava in 8 ore di una gara che è una gara sprint di 8 ore".
"E quindi il team ci ha comunicato che avendo Mizuno, il quale ha anche fatto il giro veloce in gara, con esperienza e avendo loro lavorato in passato con Syahrin e Waters avendoci lavorato in passato con Suzuki, la squadra sarebbe stata questa. Direi che è stata una scelta buona, perché ci siamo giocati il terzo posto sino a mezz'ora dalla fine, e abbiamo concluso al quarto posto davanti al team BMW ufficiale, quindi siamo stati il primo marchio europeo al traguardo. Senza ipocrisia posso dirti che è rimasto l'amaro in bocca, perché quando sei terzo, sul podio, sino a mezz'ora dal termine e non va...".
"ll progetto, qualora diventasse qualcosa di gestito più direttamente da Ducati Corse, ovviamente non sarebbe qualcosa che seguo io. Anche perché con il Mondiale MXGP nel 2025 avrò abbastanza impegni. Però, come dicevi tu, Ducati è molto interessata. Ha avuto tutti i feedback necessari per capire dov'è importante migliorare, per poter lottare per podio e vittoria".
"Ci sono piloti nell'area Ducati molto veloci come Bagnaia, ma anche Di Giannantonio, che vorrebbero fare la 8 Ore di Suzuka, e quindi, secondo me, nel momento in cui Ducati dovesse decidere di affiancare alla moto di Kagayama una moto gestita direttamente da Bologna, la scelta ricadrebbe in quell'ambito (MotoGP). Poi è chiaro che se Bagnaia e Ducati vanno a fare la 8 Ore di Suzuka, la vanno a fare per puntare alla vittoria. Altrimenti non avrebbe senso".
Ducati si è già mossa per tempo con l'obiettivo di raccogliere dati dalla 8 Ore di Suzuka fatta poche settimane fa per cercare di capire la fattibilità del progetto dopo aver colto alcune criticità che dovranno essere limate - se non eliminate - nella prossima, eventuale partecipazione con la moto ufficiale.
"Abbiamo imparato tante cose. Ad esempio, dobbiamo velocizzare i pit stop. Perché comunque il nostro serbatoio si riempiva più lentamente rispetto a quello dei top team, più un'altra serie di situazioni e solamente provando a fare le cose con serietà ti accorgi se e dove migliorare".
"Raccolte tutte le informazioni, qualche settimana fa c'è stata una riunione con il tecnico australiano che abbiamo sponsorizzato noi perché lavorasse con il team grazie alla sua esperienza nell'elettronica, abbiamo una serie di informazioni che Gigi Dall'Igna, Marco Zambenedetti e quel gruppo di lavoro analizzerà per capire se è pensabile risolvere le criticità che abbiamo visto nell'edizione 2024 e pensare a qualcosa di più in grande nel 2025".
"Non credo sia stata presa una decisione, bisogna aspettare i calendari per vedere che ci sia l'opportunità per i piloti di fare almeno 2 giornate di test e poi la gara. E quindi bisogna capire se il calendario MotoGP e quello Superbike avranno queste finestre temporali per consentire di valutare l'impiego di piloti ufficiali in una possibile partecipazione alla 8 Ore di Suzuka in modo ufficiale. Mi risulta che la decisione non sia ancora stata presa e mancano ancora tutti i calendari per poter avere un quadro completo della situazione".
Ciabatti ha concluso sottolineando le diverse criticità incontrate da Ducati dal punto di vista tecnico, ma anche da tutti gli altri team dal punto di vista ambientale per via dello spostamento della gara, così da non farla disputare in concomitanza con la cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici di Parigi.
"Una delle criticità della 8 Ore di Suzuka è che quest'anno è stata spostata avanti di una settimana perché c'era l'inizio delle Olimpiadi di Parigi, quindi si è corsa in condizioni estreme per il grande caldo e la grande umidità. I piloti sono stati veramente molto, molto provati dal punto di vista fisico con crampi. Il povero Syahrin ha dovuto fare un doppio stint perché ci siamo dovuti fermare per un veloce rifornimento è arrivato al traguardo in condizioni estreme. E' rimasto bloccato con i crampi diverse ore dopo il termine della gara. Quindi gli stessi organizzatori mi sembra che stiano valutando di spostarla nel calendario in un periodo, tipo settembre, in cui ci sia meno caldo e meno umidità per evitare uno stress fisico patito quest'anno".
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