8 Ore di Suzuka: trionfo Yamaha dopo 19 anni
Pol Espargaro, Bradley Smith e Katsuyuki Nakasuga hanno portato alla vittoria la nuova R1, al debutto assoluto
Foto di: Yamaha
La 8 Ore di Suzuka, edizione 2015, è appena andata in archivio e ha visto trionfare unaYamaha dopo ben 19 anni di astinenza. L'ultima vittoria Yamaha era stata firmata da Colin Edwards e Noriyuki Haga nel 1996. Il merito è tutto di Pol Espargaro, Bradley Smith eKatsuyuki Nakasuga; velocissimi, costanti e imprendibili dopo la prima parte di gara.
Clamoroso esordio per la nuova Yamaha R1, che ha centrato il successo proprio nella gara di debutto, una delle più massacranti per la meccanica ma anche per i piloti, che sono stati chiamati a condurre le rispettive moto in stint lunghi su un tracciato bello ma impegnativo come Suzuka.
Il team nipponico ha mantenuto le promesse della vigilia, andando a centrare un successo convincente quanto meritato, dopo aver staccato la prima Honda CBR del team satellite TSR, seconda classificata con Dominique Aegerter e Kyle Smith, di un minuto e diciassette secondi sulla linea del traguardo.
Dopo il ritiro della Honda CBR del team MuSASHi RT HARC-PRO avvenuto al ventiseiesimo giro con Casey Stoner finito a terra alla curva Hairpin - probabile il blocco dell'acceleratore sulla moto dell'australiano - la R1 ha preso il comando delle operazioni e sembrava poter dominare la corsa senza troppe difficoltà.
Con la Safety Car in pista numerose volte, Bradley Smith si è reso protagonista di un sorpasso sotto regime di bandiere gialle ed è stato penalizzato con uno Stop-and-go di trenta secondi, vedendo sfuggirgli di mano la prima posizione in favore della Honda del team TSR. Smith prima e Pol Espargaro poi hanno ridotto lo svantaggio e lo spagnolo ha poi compiuto il sorpasso decisivo grazie a un passo gara impressionante.
L'iberico, una volta riconquistata la prima posizione della corsa, ha lasciato la R1 numero 21 nelle mani di Katsuyuki Nagasuka, il quale ha lasciato la due ruote di Iwata a Bradley Smith per i giri conclusivi, che hanno segnato il ritorno al successo dopo quasi un ventennio. Da sottolineare la prova di "Polyccio", strepitoso interprete della pista nipponica e della nuova R1, con cui ha fatto segnare un ruolino di marcia ineguagliato. Pol ha infatti siglato la pole di ieri, la vittoria e il giro più veloce della gara nella giornata di oggi, regalando alla Yamaha il tanto atteso trionfo.
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