Ciabatti esclusivo: "Nel 2025 Ducati punterà subito a Top 5 e podi in MXGP"
Paolo Ciabatti, responsabile del progetto Ducati Off-Road, ha concesso a Motorsport.com un'intervista esclusiva in cui fa il punto della situazione della nuova avventura di Borgo Panigale. Mantenendo i piedi per terra, le ambizioni sono comunque già di livello.
Un progetto sportivo, quando è nelle prime fasi, è sempre molto affascinante. Ma presenta naturali problemi di gioventù tecnici o gestionali che possono rallentare o mettere in difficoltà che cerca di farlo crescere. Per questo, a 10 mesi dal lancio, Motorsport.com ha contattato Paolo Ciabatti, responsabile del nuovo programma Off-Road di Ducati, per fare il punto della situazione sulla nuova creatura di Borgo Panigale.
L'adagio 'Chi ben comincia è a metà dell'opera', spesso, trova riscontri in diversi ambiti della vita. Forse è ancora presto per affibbiarlo a questo nuovo programma, ma Ducati - forte anche dei successi in MotoGP, World Superbike, Supersport e altre categorie su pista - ha affrontato questa nuova sfida con le risorse giuste e, soprattutto, con gli uomini giusti per essere sin da subito protagonista e non solo partecipante.
Paolo, il progetto off-road è al decimo mese d'esistenza nel motorsport. La domanda è semplice e secca: come sta procedendo?
"Il progetto in realtà è partito dal 2021, quando è stato approvato internamente il progetto che prevedeva la realizzazione di una gamma di moto off road 450 e 250. Poi, in realtà la 450 è scesa in pista per i primi test a giugno 2023. A novembre del 2023 c'è stata la prima presa di contatto di Cairoli e Lupino e 9-10 mesi dopo siamo soddisfatti di come si è evoluto il progetto. E' chiaro che abbiamo deciso di utilizzare le competizioni del campionato italiano come ulteriore banco di prova della moto per definire caratteristiche e le specifiche della Desmo450 MX che sarà prodotta da aprile 2025".
Quanto è cambiata la moto dall'esordio fatto a Mantova a oggi?
"La moto nei suoi elementi di base, che sono sostanzialmente telaio e motore, è cambiata poco. Sono stati fatti affinamenti, però devo dirti che nel campionato italiano abbiamo corso e correremo nell'ultima prova che si terrà tra il 12 e il 13 di ottobre ad Arco di Trento con sostanzialmente una configurazione di serie a parte le sospensioni. La moto, quindi, non ha un motore racing. Ha un motore che prefigura le caratteristiche di quello che sarà messo in produzione. Usiamo benzine standard, stiamo usando uno scarico che già rispetta le regole di rumorosità 2025, quindi considerando tutto questo e che Lupino è in testa al campionato italiano, siamo soddisfatti".
Alessandro Lupino, Desmo450 MX
Foto di: Motorsport.com
A questo punto l'appetito viene mangiando: essere primi a questo punto della stagione è una bella spinta alla parte sportiva, ma anche già per il prodotto che arriverà nel 2025...
"Sicuramente quando abbiamo deciso di partecipare all'italiano non ti nascondo che l'obiettivo era quello di fare subito bene. Poi essendo un progetto completamente nuovo, essendoci nel campionato italiano piloti molto forti... ricordiamo che nelle ultime uscite hanno corso Bonaccorsi, che è pilota ufficiale Yamaha nel Mondiale, Jan Pancar che è arrivato quinto, Isak Gifting. Insomma, ci sono stati piloti in grado di stare nella Top 10 nella MXGP, quindi è diventato ulteriormente un banco di prova impegnativo. Ed essere riusciti fino a oggi a fare i risultati che abbiamo fatto, con la soddisfazione di aver visto Tony Cairoli scendere in pista e giocandosi la gara in condizioni molto difficili con Lupino, possiamo dire che era ciò che ci auguravamo, perché sapevamo di aver fatto un buon lavoro di base, poi però confrontarsi con gli altri Costruttori è un banco di prova che ti dà il livello di bontà del progetto in questa fase".
Poche settimane fa avete fatto l'esordio in MXGP con Cairoli. Al di là dei risultati, siete soddisfatti di quello che avete visto? Chiaramente per quanto riguarda la moto e le sensazioni che ha avuto Tony...
"Sì, siamo soddisfatti. Tra l'altro abbiamo scelto assieme a Tony di esordire in uno dei tracciati più difficili del Mondiale, perché Arnhem è una delle piste sabbiose che si trovano tra Olanda e Belgio ed è un banco di prova tra i più complicati rispetto a quelle che troviamo in Italia nel Campionato Italiano. Per questo con Tony abbiamo deciso di fare una serie di test su quel tipo di piste e poi portare all'esordio la moto con Antonio che, nonostante i sui 39 anni, ha dimostrato di essere ancora uno dei piloti più veloci e credo gli vada dato anche il merito di essersi voluto mettere in gioco con 9 titoli iridati non ha niente da dimostrare, ma ha voluto fare a lui e a noi questo regalo di vederlo tornare in pista scegliendo insieme a noi, ma soprattutto lui, le condizioni più difficili per esordire".
Tony Cairoli, Ducati Desmo450 MX
Foto di: Ducati Corse
"In ogni caso nella Qualifying Race di sabato ha finito settimo al traguardo e migliore degli italiani. Poi alla domenica le cose sono andate meno bene perché non è partito bene e in quelle condizioni rimontare è complesso. Mentre nella seconda gara era in lotta per l'ottavo e nono posto ma abbiamo avuto un piccolo inconveniente tecnico e non siamo riusciti ad arrivare al traguardo. Possiamo però dire che era uno dei migliori italiani in gara in quel momento e siamo complessivamente soddisfatti, considerando sempre che, a parte le sospensioni, abbiamo corso con il motore di serie, con gli scarichi che rispettano i limiti 2025. Quindi senza andare a cercare una prestazione extra anche se il regolamento ce lo avrebbe consentito".
Dopo aver preso atto di dati e risultati di Arnhem, avete capito quanto vi manca per poter arrivare competitivi nella stagione 2025 di MXGP?
"Ci manca sicuramente esperienza. La moto ha dimostrato di essere valida e competitiva. Dovremo lavorare, cosa che abbiamo programmato in questo mesi, sulla versione racing del motore che a oggi non abbiamo ancora iniziato a testare perché, come ho detto, l'attività sportiva 2024 era focalizzata alla preparazione della moto di produzione che tutti gli appassionati potranno vedere e comprare da maggio-giugno del prossimo anno".
Quando inizierà il programma di sviluppo della Desmo450 MX versione racing?
"Avendo già scelto entrambi i piloti del 2025, uno è stato annunciato e uno sarà annunciato più avanti perché è impegnato con un'altra squadra e questa non vuole che venga rivelato il suo nome, inizieremo a novembre, soprattutto sulle sospensioni che è la cosa che prende più tempo ed è la più importante da fare per le tempistiche. Verso la fine dell'anno, poi, dovremmo avere le versioni racing factory dei motori da poter iniziare a portare in pista con i piloti".
Desmo450 MX
Foto di: Ducati Corse
Hai parlato di Seewer che avete già annunciato. Non ha bisogno di presentazioni, avendo un pedigree sportivo di tutto rispetto. Ci racconti come lo avete convinto a sposare il vostro progetto? Certo, in ballo c'è Ducati ed è prestigioso, ma il progetto parte dal foglio bianco in tutti i sensi...
"Devo dirti che, come hai detto tu, l'immagine di Ducati negli ultimi anni e oggi è l'immagine che fa le cose con serietà, con le risorse adeguate per poter figurare bene e i risultati in MotoGP e Superbike lo dimostrano. Lo hanno dimostrato negli ultimi anni e lo fanno ancora oggi. Questa immagine l'ha tutta l'azienda e ce l'ha anche il progetto off-road, che è stato visto nel mondo cross come un progetto competitivo. I risultati che comunque abbiamo ottenuto con Lupino nelle prime gare hanno dimostrato che il progetto di base è buono. Il fatto che Tony Cairoli abbia deciso di unirsi a noi su questo progetto ha dato un'ulteriore credibilità, anche se questo è un termine che mi piace poco, perché credo proprio che Ducati non abbia bisogno di credibilità. Ha dato un'ulteriore endorsement a tutto il progetto ed è chiaro poi che i piloti si conoscono. Sicuramente quelli che abbiamo contattato hanno parlato anche con Tony per avere una sua opinione sull'impegno di Ducati sul progetto e sulle prime impressioni legate alla moto e non è stato difficile arrivare a un accordo con Jeremy (Seewer) e nemmeno con l'altro pilota. E' chiaro che alcuni piloti potenzialmente interessanti erano già impegnati con le Case con cui hanno contratto pluriennale. Siamo convinti che Seewer sia stato la migliore scelta anche considerando il suo pedigree. Ha chiuso 2 volte secondo in MX2, due volte secondo in MXGP, l'anno scorso terzo e quest'anno è quarto. Pensiamo di avere un pilota che possa puntare in alto sapendo che il primo anno proveremo a fare pochi errori ma potranno esserci situazioni in cui non saremo al 100%".
Di Cairoli hai già parlato in maniera compiuta. Alessandro Lupino si gioca il titolo italiano al primo colpo con la Desmo450 MX praticamente stradale... E cosa vi stanno dando dal punto di vista dello sviluppo della moto?
"Cairoli non ha bisogno di presentazioni. E' il secondo pilota più vincente della storia della MXGP, ha vinto 9 titoli mondiali, ha grandissima esperienza ed è ancora velocissimo. Alessandro è veramente un pilota analitico. Ha guidato tante moto di marche diverse e va ancora molto forte. Quindi entrambi ci hanno aiutato a portare la moto al limite e come sai, sebbene una Casa abbia dei tester per lo sviluppo, per capire le vere problematiche di un progetto bisogna che queste moto le guidino piloti capaci di stare nella Top 10 del Mondiale. Altrimenti queste eventuali criticità rischiano di non emergere. Per altro Tony e Alessandro non sono solo colleghi, ma sono anche amici. Nel senso che si frequentano con le famiglie, quindi direi che avere due piloti che oltre ad andare molto forte vanno oltre al rapporto professionale di colleghi e si scambiano feedback sulla moto è una combinazione perfetta per noi".
So che è molto presto, ma dato quello che avete in mano, cosa è lecito aspettarsi dal vostro progetto nel 2025? Immagino ci siano aspettative di un certo tipo a livello di obiettivi sportivi.
"Ovviamente sì, nel senso che noi abbiamo l'obiettivo di far bene è banale, perché vuole dire tutto e niente. Ma con un pilota che sta nei primi 5, che è Jeremy, l'obiettivo è di fare lo stesso tipo di risultati, cercando magari di sfruttare le occasioni che magari si presentano in particolari condizioni o piste in cui è a suo agio per provare a salire sul podio. Credo che questo, per la nostra prima stagione, possa essere un obiettivo ragionevole. E direi che non ci sono problemi a dichiararlo. Noi non pensiamo che l'anno prossimo saremo in lizza per vincere il titolo mondiale, anche se nelle corse mai direi mai. Però sicuramente per puntare a diversi risultati sul podio".
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