La caccia al campione Tim Gajser riparte dal GP del Qatar
Il pilota della Honda vorrà provare a confermarsi, ma dovrà fare i conti con tanti avversari agguerriti, a partire da quell'Antonio Cairoli che va a caccia del nono titolo. Senza sottovalutare Febvre ed il rookie Herlings.
Foto di: Youthstream
Si comincia. Come ormai succede dal 2013, il Mondiale MXGP si apre con il GP del Qatar. La pista è stata allestita all’interno del circuito che ospita anche la MotoGP. E come la Moto GP si corre di notte. Tutto questo grazie 420 fari che illuminano tutta la pista con una potenza totale di 840.000 Watt.
Pensiamo che sarà un Mondiale MXGP molto combattuto e incerto fino alla fine. L’arrivo del di Jeffrey Herlings (Red Bull KTM) nella categoria “dei grandi” ha ulteriormente alzato il livello, che già era alto.
L’olandese ha le carte in regola per confrontarsi con gli altri, ma gli altri non staranno certo con le mani in mano.
Tim Gajser (Honda HRC), Campione in carica, vorrà dimostrare che il titolo vinto nel 2016 non è stato un colpo di fortuna. Così come Romain Febvre (Monster Yamaha Factory), pure lui agguerrito e voglioso di recuperare una stagione (quella passata) dove è caduto troppe volte compromettendo il risultato finale.
Ma c’è un però. E questo però si chiama Antonio Cairoli (Red Bull KTM) che nelle prime gare della stagione, in presenza dei tre sopra citati, ha vinto tutte le prove alle quali si è presentato. Agli Internazionali d’Italia Series, Antonio ha voluto dire ai suoi avversari che è pronto. E’ pronto a lottare per portarsi a casa il suo nono titolo e che per potersi fregiare della tabella gold che viene consegnata al primo della classifica finale, si deve passare da lui.
Jeremy Van Horebeek (Monster Yamaha Factory) – Max Nagl (Rockstar Husqvarna) – Clement Desalle (Monster Kawasaki) e Evgeny Bobryshev (Honda HRC) sono forti e determinati ma non riescono ad essere concreti per tutta la stagione. E’ vero che nella passate annate sono stati bersagliati da infortuni vari ma, a nostro parere, gli manca quel qualcosa che solo i fuoriclasse hanno nel loro DNA.
Da verificare il potenziale del rookie Max Anstie (Rockstar Husqvarna) e di Arnaud Tonus (Kemea Yamaha), che ritorna in Europa dopo la parentesi negli USA.
Per quanto riguarda la MX2, molti affermano che la partenza di Herlings per la MXGP, renderà questa categoria molto incerta. Se diamo un’occhiata alla classifica finale 2016, i più accreditati alla vittoria finale dovrebbero essere lo svizzero Jeremy Seewer (Suzuki World MX2) ed il francese Benoit Paturel (Kemea Yamaha) anche se in questo inizio di stagione chi ha più impressionato è stato lo spagnolo Jorge Prado (Red Bull KTM).
Ci auguriamo poi che i nostri Michele Cervellin (Honda HRC) e Samuele Bernardini (TM Factory) possano finalmente riuscire ad occupare posizioni che sono sicuramente alla loro portata.
Cervellin sarà supportato ufficialmente da HRC e farà tutto il Mondiale. Bernardini dovrà soltanto fare un altro piccolo passo avanti per poter vincere la sua prima manche o il suo primo GP.
Domani sera, venerdì 24 febbraio, si inizierà con le qualifiche. Domenica a partire dalle 17:15 locali le gare. Per chi è a casa la differenza del fuso orario è di due ore in meno rispetto al Qatar.
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