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Cairoli torna sul podio, ma sulla sua 350 c'è ancora da lavorare

Da un paio di gare il pilota italiano ha cambiato la sua KTM e deve ancora trovare il feeling, anche se nella "sua" Lommel ha dato dei segnali positivi. Peccato per il sesto posto in gara 1, perché nella seconda è stato molto veloce

Antonio Cairoli, Red Bull KTM Factory Racing

Antonio Cairoli, Red Bull KTM Factory Racing

Adriano Dondi

Antonio Cairoli, Red Bull KTM Factory Racing
Antonio Cairoli, Red Bull KTM Factory Racing
Antonio Cairoli, Red Bull KTM Factory Racing
Antonio Cairoli, Red Bull KTM Factory Racing
Antonio Cairoli, Red Bull KTM Factory Racing
Antonio Cairoli, Red Bull KTM Factory Racing

La gara di Lommel per Antonio Cairoli (Red Bull KTM) è come essere al GP di casa perché oltre ad allenarsi su pista durante la stagione, è un tracciato che dove ha vinto tre volte ed ha surclassato gli americani al Motocross of Nations del 2012.

Questa volta però, per il quattordicesimo appuntamento del mondiale MXGP, non andato tutto liscio anche se al termine del weekend di gare, Cairoli ha ottenuto un meritato podio che per soli tre punti non si è trasformato in vittoria.

Le prove cronometrate, concluse al diciottesimo posto, hanno messo in mostra un Cairoli in difficoltà, ma già dalla qualifica, le cose sono notevolmente migliorate con la conquista della sesta piazza.

Lo start di gara uno non è dei migliori ma è riuscito in poco tempo a rimontare al quarto posto prima che un indurimento agli avambracci lo facesse scendere al sesto posto finale.

Nella seconda Antonio scende in pista molto grintoso ed infatti, alla prima curva, si prende la seconda piazza che mantiene fino alla bandiera a scacchi.

"Su questa pista so che posso fare molto meglio, ed è per questo che nonostante il podio, non sono soddisfatto. Fin dalle libere del sabato ho faticato ma qui, su questa sabbia, non ci si inventa nulla se tutto non è a posto" ha detto Tony.

"Sono contrariato soprattutto per gara uno perché con il sesto posto, ho compromesso la possibilità di vincere il GP ma oltre a fare qualche errore mi si sono indurite le braccia ed ho dovuto rallentare".

"Nella seconda invece sono partito bene ed ho anche provato a prendere Gajser ma i rischi da prendere erano troppi e a pochi giri dal termine ho mollato. Sono passato dal 450 al 350 da un paio di gare e c’è ancora da lavorare. Gajser è lontano, ma il secondo posto è alla mia portata".

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