Jeffrey Herlings fa suo l'ultimo GP della stagione e vince in America

Dal prossimo anno sarà costretto a passare di categoria e dovrà confrontarsi con i più grandi della MXGP. Se mai ce ne fosse stato bisogno, Jeffrey “The Bullet” Herlings (Red Bull KTM), ha voluto salutare i colleghi della MX2 con una perentoria doppietta.

Solitamente in gara utilizza il numero 84 ma questo fine settimana, per sancire il titolo di Campione del Mondo, Herlings ha gareggiato con la Red Plate ed il Number One stampato sopra. Altra novità è il fatto che nonostante i Tanti GP vinti in carriera, questo è il primo vinto in terra americana.

“Finire la mia presenza nel Mondiale MX2 con un vittoria mi rende felice e orgoglioso. Ci sono state annate felici e altre meno, soprattutto quando non ho potuto difendere i titoli 2014 e 2015 per infortuni. Ora il mio obiettivo si sposta alla MXGP dove troverò tanta concorrenza ma penso che il titolo potrà essere alla mia portata”. Per gli americani presenti, la vittoria di Herlings nelle due manche è stata difficile e dura da digerire. Jeremy Martin, neo acquisto di Geico Honda, si è dovuto accontentare di due secondi posti.

J-Mart questo è il suo soprannome, nulla ha potuto contro lo strapotere dell’olandese e la piazza d’onore finale è il massimo risultato che ha potuto ottenere. Sul terzo gradino del podio sale un altro pilota USA. Si tratta di Mitchell Harrison (Star Racing Yamaha) che ha ottenuto due quinti posti.

Buona la prova di Max Anstie che termina quarto sia nella classifica di giornata che in quella di Campionato a soli otto punti da Benoit Paturel che termina il Mondiale in terza posizione e il GP USA in sesta. Per buona parte della stagione, Jeremy Seewer (Suzuki World MX2) è stato forse il principale antagonista di Herlings.

Certamente lo svizzero non ha la velocità di Herlings (quella in MX2 non l’ha nessuno) però in queste ultime due gare ci è sembrato “rassegnato”. Dopo una gara uno finita in 11esima posizione, Seewer si riprende e termina terzo gara due. Brian Bogers (HSF Logistic KTM) chiude settimo e precede Thomas Covington (Rockstar Husqvarna) che sicuramente, sulla pista di casa, ambiva ad un piazzamento migliore.

Chris Alldredge (Monster Pro Circuit Kawasaki) finisce nono davanti al compagno di squadra Austin Forkner che nel fine settimana scorso, a Charlotte, era salito sul podio in terza posizione ed anche qui a Glen Helen era atteso come protagonista. Forkner lo è stato ma solo in una manche, la prima, dove ha chiuso terzo. Nella seconda invece per una brutta partenza ed una caduta, non è riuscito a fare meglio di 11esimo.

Samuele Bernardini (TM Factory) per un solo punto non riesce a prendersi la settima posizione finale. Non ancora a posto fisicamente per i postumi di una forma influenzale che lo ha debilitato, Bernardini ha messo in pista tutta la grinta e la determinazione in suo possesso.

Terminata gara uno in 13esima piazza, nella seconda Bernardini è stato per più di metà manche nel quintetto di testa prima di cedere al gran caldo presente in pista. Termina decimo e chiude il suo magnifico Campionato 2016 all’ottavo posto, ad un solo punticino da Ferrandis che è settimo.

GP AMERICAS - CLASSIFICA MX2

1° Jeffrey Herlings (Olanda - KTM) 50; 2° Jeremy Martin (USA – Honda) 44; 3° Mitchell Harrison (USA – Yamaha) 32; 4° Max Anstie (GB - Husqvarna) 31; 5° Jeremy Seewer (Svizzera - Suzuki) 30; 6° Benoit Paturel (Francia - Yamaha) 27; 7° Brian Bogers (Olanda - KTM) 26; 8° Thomas Covington (USA - Husqvarna) 25; 9° Chris Alldredge (USA – Kawasaki) 24; 10° Austin Forkner (USA – Kawasaki) 23.

CLASSIFICA CAMPIONATO MX2

1° Jeffrey Herlings (Olanda - KTM) 739 punti; 2° Jeremy Seewer (Svizzera - Suzuki) 625; 3° Benoit Paturel (Francia - Yamaha) 512; 4° Max Anstie (Inghilterra – Husqvarna) 504; 5° Pauls Jonass (Lettonia - KTM) 403; 6° Brian Bogers (Olanda – KTM) 398; 7° Dylan Ferrandis (Francia – Kawasaki) 378; 8° Samuele Bernardini (Italia – TM) 377; 9° Petar Petrov (Bulgaria Kawasaki) 351; 10° Aleksandr Tonkov (Russia – Yamaha) 320.