Giorgio Bartocci non è più nel reparto isolamento dell'Ospedale Sant'Eugenio di Roma, la struttura della Capitale specializzata in grandi ustionati.
Il pilota romano finalmente è stato trasferito in corsia e dopo oltre un mese di isolamento ha potuto abbracciare la famiglia e gli amici. Giorgio è sempre ricoverato in seguito al terribile incidente di Brno del 22 maggio e la sua degenza si preannuncia ancora lunga, ma per fortuna non c'è più bisogno di tenerlo in una camera asettica, visto che sembra venuto meno il rischio di infenzione.
Questa è una notizia bellissima, che apre uno squarcio di ottimismo in una storia che, invece, è caratterizzat da dolore e sofferenza.
Ricordiamo che Giorgio ha gli arti inferiori ustionati gravemente nella prima delle tre gare previste a Brno dal Lamborghini Blancpain Super Trofeo, il monomarca dedicato alle Gallardo: Bartocci era alla conclusione del primo giro quando ha perso il controllo della vettura e si è schiantato contro lo spigolo del muretto box.
L'impatto è stato devastante: la macchina si è spezzata in due e ha subito preso fuoco. Il pilota romano è stato salvato dal coraggio di Fabio Babini, il compagno di squadra che doveva dividere l'abitacolo della Gallardo con lui, e da Manfred Fitzgerald, l'uomo che oltre a curare lo stile del marchio segue anche il Super Trofeo.
I due uomini coraggiosi hanno estratto Bartocci prima che venisse spento completamente l'incendio dal momento che i soccorsi sono stati gravemente tardivi.
Il morale di Bartocci è in clamorosa ripresa, dopo tante giornate di comprensibili alti e bassi: ora non deve più comunicare attraverso un telefono, ma può stare a contatto con la moglie Mila e la piccola figlia. Ora il peggio è davvero alle spalle...
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