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Sempre Peugeot davanti a tutti

Davidson, Gené e Wurz precedono i compagni Lamy, Montagny e Sarrazin

Le Peugeot 908 HDi Lmp1 si sono confermate le più veloci nelle prove per la Petit Le Mans che si corre oggi a Road Atlanta e che è l'incontro conclusivo dell'American Le Mans Series. Nella sessione finale di qualifiche della 10 Ore americana, le vetture francesi hanno centrato la pole con il tempo di 1'07"187 (media 218,98 km/h) grazie Davidson, in equipaggio con Gené e Wurz, e hanno conquistato anche la seconda posizione in griglia con Lamy (1'07"409), affiancato da Montagny e Sarrazin. Per Davidson si è trattato di una grande prestazione, in quanto l'ultima volta che aveva corso a Road Atlanta era stato nel lontano 2003, con la Ferrari 550 della Prodrive. Una prestazione che ha ripagato il gran lavoro effettuato dalla squadra francese la notte precedente in seguito a un incidente capitato proprio al pilota inglese nel corso della sessione di prove in notturna di giovedì: mentre stava superando una GT, nel difficile tratto in discesa alle Esses, era infatti finito in testacoda e quindi contro le protezioni a bordo pista riportando notevoli danni sulla sua vettura, tanto che su questa era stato necessario sostituire motore, cambio, sospensioni e, ovviamente, buona parte della carrozzeria. Davidson ha ammesso di essere riuscito a conquistare la pole grazie a un assetto "estremo" della sua 908 HDI, con pochissima benzina a bordo e gomme morbide. Le Audi non sono comunque lontante. Treluyer, in equipaggio con Fassler e Lotterer, ha piazzato la prima delle R15 TDI Lmp1 in terza posizione, con il crono di 1'07"610, davanti ai compagni di squadra Capello-McNish-Kristensen (1'08"112). Anche per la squadra Audi è stato necessario un super-extra lavoro per riparare in tempo record la R15 TDI Lmp1 di quest'ultimo equipaggio dopo che nella sessione di prove libere del venerdì mattina il pilota italiano - con problemi di bilanciamento della vettura - era finito fuori pista. Il muso della sua vettura si era infatti impuntato su un avvallamento del terreno e si era staccato finendo sotto la vettura, provocando danni perfino alla monoscocca e anche ad altre parti della carrozzeria, tanto che, per questioni di sicurezza, l'Audi aveva deciso di cambiare la stessa monoscocca, smantellando e ricostruendo di fatto l'intera vettura; un lavoro portato a termine in appena 4 ore e mezza! "Devo davvero ringraziare la squadra - ha dichiarato Capello dopo aver poi qualificato la vettura con il quarto tempo - perché ancora una volta ha dimostrato di saper lavorare in modo eccezionale". Parole positive anche da parte di Treluyer: "Sappiamo che le Peugeot sono un po' più veloci delle nostre Audi - ha dichiarato dopo le qualifiche - ma siamo molto fiduciosi per la gara perché nelle prove abbiamo avuto un po' di problemi nel mettere a punto la vettura, ma siamo comunque andati via via sempre migliorando, fino ad arrivare nella direzione giusta. Per cui, con qualche ulteriore accorgimento su cui stiamo lavorando, in gara potremmo essere molto competitivi". Nella classe Lmp2 il più veloce è risultato Smith (1'10"417, 6° tempo assoluto) con la Lola B09/86-Mazda del Dyson Racing, che condivide con Dyson e Meyrick. L'inglese ha preceduto di appena 0"131 Graf con la Porsche RS Spider del CytoSport che porta in campo insieme a Maassen e Luhr. In GT2 dominio della Ferrari, con la F430 del team Risi Competizione che è stata portata in pole da Melo (1'19"889), in equipaggio con Fisichella e Salo. Ben quattro le rosse nei primi quattro posti in griglia della classe GT2: il brasiliano ha preceduto il compagno di squadra Bruni, in coppia con Vilander, e le formazioni dell'Extreme Speed, Brown-CosmoBarbosa e Sharp-Van Overbeek-Farnbacher. Dietro le quattro rosse la BMW M3 V8 di D-Muller-Hand-Priaulx del BMW Rahal Letterman (1'20"322) e le Corvette C6R di Gavin-Magnussen-Collard (1'20"598) e O'Connell-Beretta-Garcia (1'20"675). Solo l'ottavo tempo per i favoriti per il titolo Bergmeister e Long, affiancati da Lieb sulla 997 GT3RSR del Flying Lizard; ma d'altra parte a loro basta portare a termine il 70% della corsa per raccogliere il punteggio sufficiente per laurearsi campioni. Apertissima, invece, la lotta per il titolo Costruttori GT2, dove Porsche (139 punti, BMW (138) e Ferrari (129) sono raccolte in appena 10 punti e tutto è quindi da decidere; ma la Ferrari, per farcela, ha bisogno che tutti e quattro i suoi equipaggi confermino la competitività che hanno mostrato nelle qualifiche.

ALMS - Road Atlanta - Qualifiche

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