Nuove regole: dal 2018 un terzo sistema ibrido e scocche più sicure e comode
Alla conferenza dell'ACO si è parlato del futuro delle LMP1. Confermato il terzo sistema ibrido per il 2018 e una nuova cellula per gli abitacoli mentre dal 2017 si avrà una riduzione dell'aerodinamica. Molte le concessioni alle LMP1 private
Foto di: Eric Gilbert
Come era prevedibile la conferenza stampa dell'ACO nella quale avrebbero dovuto essere indicate le nuove linee guida in materia di regolamenti tecnici dal 2018 in poi ha aggiunto ben poco a quanto si sapeva ed era già stato scritto. La realtà è che la commissione tecnica che gestisce il mondo dell'endurance non ha ancora preso delle decisioni definitive con i tre costruttori principali, Porsche, Toyota e Audi che stanno cercando di trovare dei punti d'accordo sulle diverse proposte all'ordine del giorno. In ballo ci sono la tradizionale riduzione dei costi, l'aumento della sicurezza, la limitazione delle evoluzioni aerodinamiche nel corso di un campionato.
Confermato il terzo sistema ibrido
L'anno prossimo cambieranno le altezze dello splitter anteriore, alzato di 17mm, e la dimensione dell'estrattore posteriore, più piccolo di 50mm. Ben diverse le linee guida per le regole del 2018.Come it.motorsport.com aveva rivelato in occasione della corsa di Spa-Francorchamps è passata la proposta del terzo sistema ibrido ammissibile. In questo modo ci sarà l'opportunità per tutti di incamerare maggiore energia ed arrivare ai 10mj. La terza unità sarà di 2mj. Contemporaneamente si agirà sulle unità propulsive per ridurre oltre che le emissioni anche la quantità di carburante a bordo con una previsione di imbarcare l'8% in meno sia della benzina sia del gasolio. Le vetture che gareggeranno a Le Mans e nel WEC nel 2018 dovranno anche cambiare struttura della cellula protettiva del pilota. La cellula dovrà essere più alta di 80mm, la seduta del pilota avrà una inclinazione obbligatoria di 55 gradi. Lo spazio disponibile a bordo sarà aumentato: attorno al casco del pilota dovrà esserci una zona libera; la pedaliera sarà regolabile mentre lo spazio dell'abitacolo in lunghezza-dalla seduta- sarà di 1500mm. Nuovo tutto il sistema delle strutture deformabili anche laterali così come l'ERS dovrà essere contenuto in una zona isolata ad assorbimento d'urto all'interno della cellula stessa. I cambiamenti riguarderanno anche la visibilità con nuove superfici sia frontali sia laterali. È chiaro che questo comporterà il disegno ex novo delle scocche, cosa che ad esempio Porsche sta già facendo in previsione dell'entrata in vigore del regolamento 2018.
Per i privati più ala e persino DRS
Cambieranno le cose tra le LMP1 private, vero tallone d'Achille della categoria. In realtà nel WEC due sono le squadre che gareggiano nella sottoclasse, Rebellion e ByKolles. A quanto sembra l'ACO sta facendo di tutto per invogliare altri ad entrare ma per una questione di costi nessuno sembra prendere in considerazione l'idea. In commissione è stato offerto di tutto e dal 2017 sarà concesso di aumentare l'angolo di corda e la larghezza dell'ala posteriore. Più larga sarà anche la parte frontale della vettura. Il peso verrà ridotto a 830kg, non esisterà limitazione al numero di motori utilizzabili nella stagione né di cilindrata. Sempre per cercare un incremento di prestazioni alle LMP1 private verrà concesso di usare solo un flussometro. Per il 2018 poi in discussione c'è la possibilità di autorizzare il DRS, cosa che al momento sembra alquanto strana visto che i problemi delle non ibride, tipo la Rebellion, non risiedono certo nella velocità massima. All'origine di queste concessioni c'è la volontà da parte dell'ACO di non perdere vetture sullo schieramento ma dall'altro fronte, quello dei team LMP1 privati, si punta soprattutto nel proseguire l'avventura senza troppi stravolgimenti che potrebbero far lievitare i costi e allo stesso tempo creare evidenti problemi di budget.
Un futuro libero e a tinte verdi
Pur non avendo in sostanza deliberato in modo definitivo il regolamento del 2018, alla conferenza dell'ACO si è parlato-forse troppo- delle possibili evoluzioni del WEC nel decennio a venire. Nel breve e medio termine l'idea è quella di accettare sugli schieramenti vetture alimentate con carburanti biologici e il biometano per arrivare ad abbracciare nel lungo periodo quello che è stato definito l'elettrone verde, un mix di sistema elettrico, di carburanti alternativi che potranno abbracciare l'idrogeno per arrivare a creare un campionato ad emissioni zero. In questo viaggio nel futuro si è ipotizzato addirittura l'uso di pannelli solari e di unità di stoccaggio di idrogeno che agiscano in combinata. Tutto bello e tutto vero ma ancora le discussioni sul 2018 sono aperte.
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