Che il motorsport stia cercando di colmare sempre più il suo gap con il rispetto ambientale è innegabile. I biocarburanti sono stati ormai sdoganati, così come la propulsione ibrida non è più una novità. L'efficienza energetica di una vettura passa però soprattutto per gli pneumatici, a maggior ragione nelle
gare di endurance, dove l'affidabilità è messa a dura prova più che in ogni altra disciplina. Soprattutto alla 24 Ore di Le Mans, dove si corre per oltre 5000 km a medie superiori ai 200 km/h e dove la durata del carburante e delle gomme è parte fondamentale di una strategia vincente, anche perchè le gomme possono incidere fino al 20% proprio sui consumi.
Alla Le Mans 2010 le due grandi favorite per la vittoria assoluta – Audi con la R15 TDI e Peugeot con la 908 HDi FAP – partiranno alla pari almeno dal punto di vista delle gomme, dal momento che sia il prototipo tedesco che quello francese saranno equipaggiate con nuove
coperture ecologiche prive di oli aromatici e che secondo il gommista francese riescono a contenere i consumi.
Michelin punta in questa 78esima edizione della Le Mans alla 19esima vittoria (la tredicesima consecutiva) e sarà il marchio più impiegato (l'anno scorso le hanno usate 41 vetture su 55 partenti) anche nelle altre classi LMP2, GT1 e GT2 che insieme alle LMP1 partecipano al
Michelin Green X Challenge, la competizione che premia il miglior rapporto fra consumi e prestazioni e che l'anno scorso è stata vinta dalla Porsche RS Spyder LMP2 del team Essex che in gara si è classificata prima di categoria e decima assoluta.
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