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Le Mans, qualifiche 2: anche il bagnato dice Porsche

La pioggia ha impedito a tutti di migliorare i tempi del mercoledi. I giri più veloci sono stati ottenuti ad inizio sessione con la Porsche dei campioni del mondo Hartley-Bernhard-Webber davanti alla Toyota di Davidson.

#1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley

Foto di: Alexander Trienitz

È difficile che oggi, nelle qualifiche decisive per la 24 Ore di Le Mans, possa cambiare qualcosa. Nella seconda sessione di prove ufficiali la pioggia è servita soltanto a creare problemi un po'a tutti quanti e a verificare lo stato del nuovo asfalto di Le Mans. Vanno quindi presi con le molle i tempi fatti registrare, visto che nessuno ha avuto l'ardire di mettersi a tirare allo spasimo alla vigilia della corsa più importante dell'anno. In ogni caso anche sul bagnato le Porsche 919 Hybrid hanno mostrato un buon passo e soprattutto una trazione invidiabile rispetto a tutte le dirette concorrenti, tra le quali le Toyota 050 Hybrid-Hybrid sembrano essere anche in condizioni critiche le più serie avversarie delle LMP1 di Weissach. Il miglior tempo, ottenuto ad inizio sessione quando ancora non pioveva, è stato dell'esemplare dei campioni del mondo Hartley-Bernhard-Webber con 3'23"307 davanti alla Toyota di Davidson, 3'24"399 e alla seconda Porsche dell'autore della pole provvisoria di ieri notte Neel Jani, 3'25"511. Ma poco dopo è iniziata la pioggia e ognuno ha cercato di saggiare sia le tipologie di gomme da usare sia le condizioni nei punti difficili della pista, senza prendere troppi rischi.

Probabile pioggia anche per le qualifiche decisive

È molto probabile che anche la terza e ultima sessione possa essere bagnata e che quindi i tempi ottenuti mercoledi non vengano abbassati. Nella seconda qualifica in pochissimi hanno migliorato: la CLM che finalmente ha visto la via della pista dopo l'incendio di ieri con Kaffer alla guida ha girato in 3'34"168 e se non altro ha la certezza di poter partire per la corsa. In LMP2 il miglior tempo è andato alla Oreca Alpine di Panciatici ma sempre distante dai tempi fatti registrare ieri. Molto bene la Ferrari. Le 488 GTE in condizioni difficili riescono a competere meglio, nonostante i cambiamenti di BoP, e Calado-Bruni e Pierguidi sono riusciti a precedere la prima delle Ford, girando in 3'53"218 contro i 3'53"603 di Ryan Briscoe. Sempre nascoste sono sembrate essere sia le Porsche, che comunque con il bagnato riescono a ridurre l'handicap di potenza che hanno nei confronti delle rivali, sia le Corvette. Considerando però le previsioni in Ferrari non piangono: essendo davanti a Bruni-Calado-Pierguidi le due Ford statunitensi i punti per l'eventuale pole position in chiave mondiale andrebbero proprio ai piloti del Cavallino. Da segnalare infine che sulla Manor di Mehri è stato sostituito il cambio e che non hanno girato le Aston Martin. Su quella di Howard-Griffin-Hirsch, finita fuori alla curva Porsche mercoledi, i tecnici britannici hanno preferito installare un motore nuovo.

 

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