Dopo la lunghissima
safety car che ha caratterizzato la prima ora di gara (si attendono ancora notizie sulle condizioni di
Allan Simonsen, il pilota della
Aston Martin finito violentemente a muro a Tertre Rouge), nella seconda ora della
24 Ore di Le Mans 2013 ci si è messa una fastidiosa pioggerella a provare a complicare i piani di squadre e piloti.
Quando siamo arrivati a poco più di due ore di gara, al comando ci sono ancora le
Audi, che occupano le prime tre posizioni con le loro R18 e-tron quattro in seguito alla seconda tornata dei pit stop e che sembrano avere il potenziale per fare il vuoto alle loro spalle.
Al comando c'è la
numero 1 di Lotterer/Fassler/Treluyer, che ha ripreso la vetta della classifica quando la
Toyota numero 8, ovvero quella di
Davidson/Buemi/Sarrazin si è a sua volta fermata per la seconda sosta, precipitando ad oltre 1' di distacco, alle spalle anche delle altre due LMP1 della Casa di Ingolstadt.
In classe
LMP2 dettano legge la
Morgan-Nissan della OAK Racing, con quella di
Pla/Brundle/Heinemeier Hansson che precede la vettura gemella di
Baguette/Plowman/Gonzalez.
Passando alle vetture
GTE, nella
Pro c'è grande battaglia tra le due
Aston Martin ufficiali di
Mucke/Turner/Dumbreck e
Makowiecki/Senna/Bell, tra le quali è arrivata ad inserirsi la
Porsche della Manthey. Da segnalare anche la toccata ai box tra la
Ferrari di Toni Vilander e la
Porsche di Jorg Bergmeister, che potrebbe anche portare conseguenze disciplinari.
La
Porsche della IMSA, infine, comanda la classifica relativa alla classe
Am, precedendo la
Ferrari #61 della AF Corse.
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