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Le Mans, Alpine contenta del 3° posto: "Era il massimo possibile"

La A480 LMP1 di Negrão/Vaxivière/Lapierre chiude sul podio alle spalle delle Toyota, ma davanti alle Glickenhaus: al Team Signatech sono consapevoli che il risultato sia ottimo e che più di così sarebbe stato duro ottenere qualcosa.

#36 Alpine Elf Matmut Alpine A480 - Gibson Hypercar di André Negrão, Nicolas Lapierre, Matthieu Vaxiviere

#36 Alpine Elf Matmut Alpine A480 - Gibson Hypercar di André Negrão, Nicolas Lapierre, Matthieu Vaxiviere

Eric Le Galliot

La 24h di Le Mans porta un terzo posto in Classe Hypercar alla Alpine, all'esordio nella prima categoria in questa stagione del FIA WEC e nella classica endurance di casa sua.

Vista la superiorità delle due Toyota GR010 Hybrid, non ci si poteva aspettare più di tanto dalla 'vecchia' LMP1 gestita dal Team Signatech, puntando a fare la propria gara e cercando di essere pronti a sfruttare ogni minima occasione, senza commettere errori.

D'altra parte, la A480-Gibson LMP1 #36 condotta da André Negrão/Matthieu Vaxivière/Nicolas Lapierre - oltre all'ormai arcinoto Balance of Performance che l'ha zavorrata e depotenziata per essere al pari delle giapponesi - aveva pure il guaio del doversi fermare prima e più volte ai box per rifornire, a causa del serbatoio più piccolo.

Era importante non sbagliare nulla, anche se nell'avvio di gara sul bagnato Lapierre si è girato in uscita da "Indianapolis" scivolando indietro, mentre nella serata di sabato l'errore di Vaxivière (insabbiato alla prima chicane del rettilineo "Hunaudières") ha rischiato di mandare tutto all'aria, facendo perdere al mezzo francese momentaneamente il podio, poi riguadagnato spingendo e sfruttando il miglior passo rispetto alle Glickenhaus.

Alla fine dei conti, tutti i componenti della scuderia transalpina si sono mostrati soddisfatti del terzo posto assoluto e di categoria conseguito, consapevoli che fosse il massimo possibile raggiungibile.

"E' chiaro che ci si poteva aspettare di arrivare più in alto, ma onestamente era dura fare più di così - ha ammesso Lapierre - La Toyota era più forte di noi e bisogna accettarlo, tornando a lavorare duramente per andare meglio la prossima volta. Come prima volta nella Classe Hypercar, credo che il terzo posto sia incredibile, tutto il team non ha commesso errori nell'arco della gara e possiamo andarne fieri".

Vaxivière ha aggiunto: "Abbiamo una squadra fortissima, gli uomini di Philippe Sinault è dall'inizio dell'anno che stanno lavorando in maniera superba, assieme andiamo molto bene. I miei due compagni hanno fatto una grande gara, è finita bene e siamo contenti".

Dello stesso avviso anche Negrão: "Fra noi c'è grande sintonia e dobbiamo goderci il podio, oltre che un grande risultato per Alpine e tutto il team. La squadra ha dovuto lavorare parecchio con la nuova auto e per gestire il BoP, anche io penso che vada accettato il fatto che le Toyota fossero superiori a noi. Giusto nel finale hanno avuto problemi con l'impianto della benzina, ma ormai era tardi per provare ad insidiarli. Abbiamo pensato a tenerci dietro le Glickenhaus, che erano forti qui, e nelle ultime ore è stata una bella lotta fra noi. In generale, credo che sia un risultato veramente fantastico per tutti noi".

Il team principal, Philippe Sinault, non può far altro che prendere atto di quanto è accaduto sul Circuit de la Sarthe, ammettendo che effettivamente non ci si poteva aspettare di andare oltre questo risultato.

"Dovevamo fare una gara perfetta per sperare di battere le Toyota, per come è andata non vedo motivo di essere delusi. E' chiaro che una vittoria sarebbe stata storica per Alpine a Le Mans, ma penso che il terzo posto sia un risultato eccellente, arrivato in condizioni difficili e dopo una gara impegnativa", commenta Sinault.

"Siamo una piccola squadra che corre con una sola macchina. Non possiamo permetterci di fare errori e siamo stati molto vicini a buttare via tutto durante la notte. Ci siamo resi conto velocemente che non avevamo le prestazioni per poter vincere, quindi ci siamo concentrati sul portare a casa un podio importantissimo, anche per chi ci sostiene".

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