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Le Mans, 18. Ora: Buemi sta facendo la lepre

Cambiano le posizioni tra i piloti della Toyota con lo svizzero che è passato al comando mentre la Porsche è terza. Magnifico stint di Vilander con la Ferrari 488 di Risi che mantiene il comando tra le GTE PRO

#5 Toyota Racing Toyota TS050 Hybrid: Anthony Davidson, Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima

Foto di: Nikolaz Godet / Motorsport.com

#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Romain Dumas, Neel Jani, Marc Lieb
#36 Signatech Alpine A460: Gustavo Menezes, Nicolas Lapierre, Stéphane Richelmi
#37 SMP Racing BR01 Nissan: Vitaly Petrov, Viktor Shaytar, Kirill Ladygin
#68 Ford Chip Ganassi Racing Ford GT: Joey Hand, Dirk Müller, Sébastien Bourdais
#62 Scuderia Corsa Ferrari 458 Italia: Bill Sweedler, Jeff Segal, Townsend Bell

La 24 Ore di Le Mans non finisce mai di stupire: è bastato un regime di safety car dovuto alla moria consecutiva di LMP2 uscite di pista, dapprima Panciatici alla chicane Forza, seguito dalla Oreca di Thiriet fuori a Mulsanne alle quali si è aggiunta la CLM con il solito motore in fiamme nelle curve Porsche, per rimescolare le carte in tavola. Perché dietro la stessa vettura staffetta si sono ritrovate la Porsche di Jani, che aveva preso il posto di Dumas con attaccate le due Toyota di Conway e Buemi che proprio in quel momento erano rientrate in pista dopo avere sostituito i compagni di guida.

Così, al restart, si è scatenato un piccolo Gran Premio destinato a durare sette ore con la Toyota che ha "liberato" Buemi che si è messo a fare la lepre, perché poco dopo Jani si è fermato per il 21 pit stop, e lo svizzero è passato al comando davanti al compagno Conway e all'elvetico della Porsche che pur cercando  l'attacco è riuscito soltanto ad avvicinarsi di un paio di secondi al britannico della Toyota. Poi, all'ennesimo rifornimento, la situazione si è rimescolata di nuovo con il trio che presumibilmente proseguirà questa guerra-anche di nervi- fino alla conclusione. Il vantaggio della Toyota è che ha l'opportunità in caso di difficoltà di diversificare le strategie e che anche dopo 18 ore riesce sempre ad essere leggermente più veloce della rivale tedesca.

Questa emozionante  sfida nella classe maggiore non deve mettere in secondo piano l'impresa della Ferrari 488 di Fisichella-Vilander-Malucelli che grazie a un grande stint del finlandese alla ripartenza dal regime di safety car ha guadagnato ancora sulla Ford di Bourdais-Muller-Hand poi penalizzata con un drive through per avere rifornito con il motore acceso.  E a podio potrebbe finire in LMP2 anche la BR01 di Shaytar-Ladygin-Petrov che è salita al terzo posto dietro allo scatenato Rast che da secondo sta tentando una disperata rimonta su Richelmi-Menezes-Lapierre. In GTE AM è un'altra Ferrari gestita in Usa a comandare:quella di Sweedler-Segal- Townsen Bell.

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