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Le Mans, 12° ora: Buemi penalizzato di un minuto per essere transitato troppo veloce in una slow zone

La Toyota numero #8 ha subito uno stop and go si 1 minuto per non aver rispettato il limite di velocità nella slow zone. Il distacco fra le Toyota è così salito ad oltre due minuti prima del ritorno in macchina di Alonso. Lo spagnolo sta recuperando terreno a Lopez. Porsche ancora al comando in GTE PRO

#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050: Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Fernando Alonso

#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050: Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Fernando Alonso

Ashleigh Hartwell / Motorsport Images

#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050: Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Fernando Alonso
#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050: Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Fernando Alonso
#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050: Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Fernando Alonso
#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050: Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima

Nella notte di Le Mans si è consumato il dramma che potrebbe (e sottolineiamo potrebbe) aver dato una svolta alla gara. Alla decima ora Sébastein Buemi si visto affibbiare uno stop and go di un minuto per eccessiva velocità in una slow zone. Una mazzata per la Toyota 050 Hybrid numero #8 che ha visto il suo distacco salire ad oltre due minuti dalla vettura gemella guidata ancora da Mike Conway. Buemi ha poi lasciato il posto ad Alonso che così ha debuttato nella notte di Le Mans. Lo spagnolo sta spingendo per recuperare ed infatti il distacco sta scendendo. 

 Nonostante la penalità, la Toyota rimane al comando con entrambe le macchine senza che nessuno possa impensierire almeno dal punto di vista prestazionale. Troppo il distacco con le altre vetture così come troppo è il divario tecnico per sperare in una rimonta delle altre LMP1. Le uniche che sono rimaste in scia alle Toyota (per modo di dire ovviamente) sono le due Rebellion che hanno mantenuto la terza e la quarta posizione. La numero #3 guidata da Laurent/Beche/Menezes precede la gemella condotta da Lotterer/Jani/Senna. E la classifica delle LMP1 finisce qui. 

 A seguire infatti c’è un nugolo di LMP2 capitanate ancora dalla G-Drive Racing che, per quel che può valere a metà gara, ha un distacco considerevole sullaSignatech Alpine e sulla vettura del team Panis Barthez. Da segnalare il ritiro della Ginetta per problemi elettrici e l’insabbiamento di Maldonado (poi ripartito) che ha provocato una slow-zone. La Dallara della Villorba Corse è risalita al ventunesimo posto. 

 La Porsche continua a comandare la classica GTE PRO. Al comando c’è sempre la numero #92 che procede abbastanza tranquillamente considerato il distacco di oltre un minuto sulla vettura gemella guidata da Gimmi Bruni. Segue la Ford GT40 numero #68 che precede la Ferrari #52. Ancora una volta a mettersi in mostra è stato Antonio Giovinazzi affatto intimorito dal buio. 

In GTE AM la Porsche numero #77 del Dempsey Racing mantiene la leadership di classe davanti a Luca Stolz con la Ferrari Keating e a quella della JMW. La seconda Porsche del Dempsey - Proton è quarta. Giorgio Roda si è infatti girato ed ha perso un po’ di terreno. 

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