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Duval: Le Mans deve rimanere difficile anche migliorando la sicurezza

Loic Duval, pilota ufficiale Audi, crede che ci sia un delicato compromesso tra il miglioramento della sicurezza della pista di Le Mans ed il rischio di ridurre la sfida del leggendario Circuit de la Sarthe.

#8 Audi Sport Team Joest Audi R18 e-tron quattro: Lucas di Grassi, Loic Duval, Oliver Jarvis

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Eric Gilbert

#8 Audi Sport Team Joest Audi R18 e-tron quattro: Lucas di Grassi, Loic Duval, Oliver Jarvis
#8 Audi Sport Team Joest Audi R18 e-tron quattro: Lucas di Grassi, Loic Duval, Oliver Jarvis
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#7 Audi Sport Team Joest Audi R18: Marcel Fassler, Andre Lotterer, Benoit Tréluyer and #8 Audi Sport Team Joest Audi R18: Lucas di Grassi, Loic Duval, Oliver Jarvis
#8 Audi Sport Team Joest Audi R18: Lucas di Grassi, Loic Duval, Oliver Jarvis
#8 Audi Sport Team Joest Audi R18 e-tron quattro: Lucas di Grassi, Loic Duval, Oliver Jarvis
Audi Sport Team Joest Audi R18: Loic Duval

Loic Duval, pilota ufficiale Audi, crede che ci sia un delicato compromesso tra il miglioramento della sicurezza della pista di Le Mans ed il rischio di ridurre la sfida del leggendario Circuit de la Sarthe.

Duval, che è stato vittima di un terribile incidente alla Virage Porsche nel 2014, con la sua Audi che era finita contro le reti, obbligandolo a saltare la gara dopo aver patito delle ferite alle spalle ed alle gambe.

Il vincitore dell'edizione 2013, nella quale si era imposto con Tom Kristensen ed Allan McNish, crede che si debba trovare un compromesso per migliorare la sicurezza, senza però mitigare troppo la "punizione" per i piloti che finiscono fuori dalla pista.

Dal suo incidente, le Virage Porsche sono state modificate due volte per diventare più sicure e nuovamente quest'anno, con una letto di sabbia più ampio e le nuove barriere SAFER.

"Penso che in termini di sicurezza, quello che fanno ACO e FIA è ottimo" ha detto Duval a Motorsport.com. "Ci saranno sempre degli aggiornamenti da fare, sicuramente, ma credo che sia un peccato che in generale, non tanto quest'anno, quando vengono modificati i circuiti, vengano completamente alterati".

"Di conseguenze, per i piloti, diventa sempre più facile essere veloci, perché se c'è così tanta sicurezza possono permettersi di fare cose che non potevano permettersi in passato. E penso che sia un vero peccato".

Il compromesso è la chiave

Divenuto ormai tipico sui circuiti moderni, l'utilizzo delle vie di fuga in asfalto è molto dibattuto. Secondo Duval, questa soluzione non è delle migliori e non dovrebbe essere utilizzata tanto spesso.

"Mi piace che tu non possa andare troppo oltre quando spingi, ma anche che quando devi essere veloce spingi e ti prendi dei rischi" ha detto. "Penso che sia un peccato che oggi ci sia asfalto ovunque".

"Quello che hanno fatto alle Virage Porsche rende la pista più stretta, perché è subito dopo il cordolo. Ma penso che sia un peccato alterare i circuiti, anche se la cosa più importante è la sicurezza di tutti".

"Non so se sarebbe possibile un compromesso, ma la priorità è di rendere effivamente sicuro il motorsport, e lo stanno facendo. Questo è ultra-positivo".

Riflessioni sulle Virage Porsche

Quando gli è stato chiesto più nello specifico delle Virage Porsche, il pilota dell'Audi è stato molto chiaro: "Se potessi scegliere, rivorrei Le Mans come era 15 anni fa".

Anche se a Duval non piacciono le ampie di vie di fuga, vede nelle barriere SAFER una soluzione interessante, che potrebbe rappresentare il compromesso invocato da tanti piloti.

"In queste curve specifiche, specialmente nella seconda curva a sinistra, penso che abbiano fatto bene" ha aggiunto. "In quel punto non c'è asfalto dappertutto e non ti puoi permettere di guidare sul lato opposto del cordolo e di tornare in pista senza problemi".

"Si perde sempre tempo a farlo. Tuttavia, qualora dovesse esserci un impatto, è sicuro. Penso che sia molto positivo".

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