Dopo aver concesso la pole position alla
Dyson Racing, la
Graf Racing ha risposto alla grande in gara, dominando l'appuntamento di
Long Beach dell'
American Le Mans Series con la sua
Lola-Aston Martin.
Lucas Luhr è stato abilissimo a portarsi al comando nel giro di apertura della corsa, scavalcando con decisione
Chris Dyson che inizialmente aveva dato la sensazione di poter reggere il passo del rivale. Dopo pochi passaggi però è riuscito a prendere il largo, permettendo al compagno
Klaus Graf di tornare in pista dopo il pit stop con un margine importante.
Un gp che è aumentato fino a toccare quasi la soglia del minuto, prima che la direzione gara fosse costretta a mandare in pista la safety car a causa di un incidente di una vettura della classe GT, facendo terminare la corsa in regime di caution.
Nella classe
GT è arrivata invece la vittoria della
BMW dei poleman
Joey Hand e Dirk Muller, al termine di un duello molto acceso con la
Corvette di
Oliver Gavin e Jan Mugnussen. Un duello che forse non ci sarebbe neanche stato se i portacolori della Casa tedesca non fossero stati veramente sfortunati.
Prima l'incidente della
Jaguar di
Paul Gentilozzi, che ha causato l'ingresso della safety car, ha annullato il vantaggio che Hand si era costruito nella prima fase. Poi è stata la vettura gemella di
Bill Auberlen a creare guai, finendo contro le protezioni e bloccando proprio Hand quando stava per doppiarlo.
Questo ha permesso sia a
Gavin che a alla
Porsche di Patrick Long di scavalcarlo.
Hand però non ha perso la testa e con calma si è rimesso in caccia, riuscendo poi ad reinfilarli entrambi, andando a conquistare una meritata vittoria.
Sul terzo gradino del podio però non è salita la Porsche della
Flying Lizard, finita a muro con Long, ma la
Ferrari 458 Italia della Risi Competizione, portata in pista da
Jaime Melo e Toni Vilander.
ALMS - Long Beach - Gara
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