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Analisi
Le Mans 24h di Le Mans

24h Le Mans | Ferrari: 499P #50 l'arma segreta per il trionfo #51

Pur essendo tagliata fuori dalla lotta per la vittoria, la Rossa di Molina/Fuoco/Nielsen è stata velocissima e ad un certo punto ha insidiato pure la Toyota #8. Messa per la prima volta sotto pressione e costretta a rischiare per rimontare, la GR010 è andata a sbattere perdendo tempo prezioso.

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P of Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

La vittoria della Ferrari alla 24h di Le Mans è uno storico risultato non solo per il mondo del Cavallino Rampante, ma per l'intero motorsport. Ogni successo, però, viene conseguito con il lavoro di squadra e anche in questo caso ci sono state diverse tattiche da applicare.

La gloria sul Circuit de la Sarthe era subito stata appannaggio della 499P #50 che Antonio Fuoco aveva piazzato in Hyperpole con un super giro, mentre in gara ha festeggiato la #51 di Alessandro Pier Guidi, James Calado ed Antonio Giovinazzi.

Fuoco, assieme ai compagni Miguel Molina e Nicklas Nielsen, non ha avuto altrettanta fortuna. Dopo aver condotto anche in alcune fasi in avvio di corsa, la Rossa #50 è incappata in una serie di problematiche che l'hanno relegata nelle retrovie della Classe Hypercar.

Prima una delle bandelle aerodinamiche fissate sul tettuccio si è staccata incastrandosi nella presa d'aria del cofano motore, costringendo il muretto di AF Corse a richiamare la vettura anticipando la sosta per non aggravare l'aumento delle temperature.

#50 Ferrari AF Corse, Ferrari 499P: l'aletta incastrata nella presa d'aria

#50 Ferrari AF Corse, Ferrari 499P: l'aletta incastrata nella presa d'aria

Photo by: Ferrari

Nella notte, poi, un sassolino ha sfondato il radiatore dell'ERS e la successiva fuoriuscita di liquidi ha messo subito a dura prova gli uomini di Maranello, che hanno dovuto ricoverare la 499P in garage per le operazioni di sostituzione delle componenti danneggiate, rientrando comunque in azione per provare a risalire la china.

La risalita fino al quinto posto finale ovviamente lascia un po' di amaro in bocca al trio della #50, anche perché l'auto si è rivelata velocissima, con Fuoco autore del miglior crono in gara (3'26"984, giro 306) e Molina della velocità di punta più elevata (347,8 km/h, giro 279), ma c'è un risvolto interessante da evidenziare.

La #50 ha giocato un ruolo fondamentale nella riuscita del trionfo della gemella #51 in questo quarto round del FIA World Endurance Championship 2023, ovvero la pressione sulla Toyota #8 in quella che è stata una lotta due contro uno, visto che la Toyota #7 si era ritirata da tempo.

A poche ore dal termine, quando il duello tra la 499P leader e la GR010 Hybrid di Sèbastien Buemi/Ryo Hirakawa/Brendon Hartley si stava accendendo sempre più, ad un certo punto proprio la Ferrari #50 si è messa ad insidiare la giapponese costringendola non solo a pensare a chi la precedeva di qualche secondo, ma pure a controllare gli specchietti innervosendola.

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P of Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P of Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

Photo by: Marc Fleury

Pur essendo tagliata fuori dalla lotta per il successo e per il podio, la Rossa non ha mollato di un millimetro incollandosi agli scarichi della Toyota mettendole quella pressione in più che successivamente si è rivelata fatale. Dovendo giocarsi il tutto per tutto prendendo ogni sorta di rischio pur di rimontare la #51, quando è stato il turno di Hirakawa, il giapponese è finito col girarsi ad 'Arnage' toccando le barriere nel corso della 22a ora, rientrando ai box per sistemare il mezzo e ritrovandosi a 3' dalla Ferrari.

Mai prima di questa Le Mans la Toyota aveva avuto una pressione del genere da parte dei rivali e per la prima volta dopo tanti anni i nipponici non hanno più goduto di quella supremazia che molte volte li ha fatti correre gestendo la situazione senza tirare più di tanto.

Al traguardo i musi lunghissimi del box Toyota spiegavano più di ogni altra cosa lo stato d'animo dei Campioni del Mondo in carica, mentre poco distante partiva la grandissima festa Ferrari, alla quale hanno partecipato pure i ragazzi della #50, seppur con un pizzico di amarezza, ma con la consapevolezza di aver fatto la loro parte nel gioco di squadra.

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P di Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P di Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

Photo by: JEP / Motorsport Images

"È un momento storico per tutto il team per la vittoria nella classe Hypercar della 24 Ore di Le Mans nell’anno del ritorno alla Classe regina dopo 50 anni - sottolinea Fuoco - Poteva essere una gioia ancora più grande, ma purtroppo siamo stati sfortunati per un problema che abbiamo avuto durante la notte. Ora ci godiamo il momento per la squadra e pensiamo alla prossima gara”.

Molina aggiunge: “È stata una gara difficile per me perché durante la notte ho subìto un danno al radiatore e abbiamo dovuto cambiarlo, e così la gara è stata compromessa. Abbiamo fatto un buon recupero e spinto con un ottimo ritmo, ma ovviamente la vittoria era impossibile da ottenere a quel punto".

"Credo che Ferrari abbia fatto uno straordinario lavoro, arrivare qui dopo 50 anni ed essere così competitiva tanto da vincere. Voglio fare i complimenti ad Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado e a tutti i componenti del team per il grande risultato. Noi abbiamo perso un’occasione per lottare per la vittoria, ma sono certo che potremo farlo la prossima volta”.

Nielsen chiosa: “Siamo orgogliosi di questo risultato perché dimostra come il lavoro di questi ultimi mesi sia stato ripagato. Siamo venuti qui con una nuova vettura e abbiamo dimostrato quanto è competitiva".

"La 24 Ore di Le Mans è sicuramente speciale: devi essere veloce, ma allo stesso fortunato e questa volta, la fortuna, non è stata dalla nostra parte. Siamo comunque contenti per i nostri colleghi sulla #51 e per Ferrari”.

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