24h Le Mans, 6a Ora: scintille Aston-Ferrari, Toyota imprendibili
Le TS050 Hybrid sempre ampiamente in testa con le Rebellion doppiate e la ByKolles singhiozzante. Rimonta e leadership per la Jackie Chan in LMP2, 488 e Vantage regalano spettacolo in LMGTE Pro, Porsche indietro, la #92 rompe il servosterzo.

Le Toyota continuano a dominare la 24h di Le Mans quando ci siamo messi alle spalle anche la sesta ora di gara.
Le TS050 Hybrid sono imprendibili per chiunque e il trio formato da Kamui Kobayashi, José-Maria Lopez e Mike Conway continua a condurre con la #7, seguito dai colleghi Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima e Brendon Hartley sulla #8, che pian piano è tornata vicino alla leader dopo la foratura iniziale.
Già doppiate le Rebellion di Bruno Senna, Gustavo Menezes e Norman Nato (#1), e Nathanael Berthon, Romain Dumas, Louis Deletraz (#3), rispettivamente terza e quarta, nonché intente a giocarsi l'ultimo gradino del podio LMP1 per i fatti propri.
Perde terreno la ByKolles di Tom Dillmann, Oliver Webb e Bruno Spengler, il cui alternatore ha cominciato a fare le bizze nel corso della quarta ora; dopo una lunga sosta ai box, la Enso CLM P1/01 #4 ha ripreso la via della pista con 8 giri di ritardo dalle Toyota e ritrovandosi in 25a posizione assoluta.
In LMP2 dopo il grandissimo avvio di James Allen, la Oreca #39 della SO24-Has By Graff è crollata ottava a causa di un testacoda a "Maison Blanche" di Vincent Capillaire, rimasto bloccato per un po' nella ghiaia e poi tornato ai box per controllare la sua 07.
Al comando della categoria è salito il team Jackie Chan DC Racing grazie ad uno stint pazzesco di Ho-Pin Tung, che assieme a Gabriel Aubry e Will Stevens ha portato la Oreca #37 davanti alla temibile Aurus #26 della G-Drive Racing (Jean-Eric Vergne, Mikkel Jensen, Roman Rusinov) e alle due Oreca della United Autosports (#32 Alex Brundle, Job Van Uitert, Will Owen e #22 Filipe Albuquerque, Paul Di Resta, Phil Hanson).
Completano la Top10 assoluta all'inseguimento dei loro avversari LMP2 i ragazzi del Duqueine Team, Jonathan Hirschi, Konstantin Tereschenko e Tristan Gommendy (Oreca #30) e Jota Sport (#38 Roberto Gonzalez, Anthony Davidson, Antonio-Felix Da Costa).
Da segnalare che la Aurus #16 con al volante Ryan Cullen si è girata ad "Indianapolis" durante la quinta ora; il portacolori di G-Drive Racing by Algarve Pro Racing è stato centrato da Felipe Fraga con la Porsche #57 del Team Project 1. Entrambi sono dovuti tornare in pit-lane per sistemare i danni.
Nel frattempo la Dallara #47 di Cetilar Racing condotta da Andrea Belicchi, Giorgio Sernagiotto e Roberto Lacorte occupa la 20a piazza assoluta e la 16a in LMP2.
Ancora grandissime emozioni in LMGTE Pro: Ferrari ed Aston Martin sono sempre ai ferri cortissimi e per un Alessandro Pier Guidi infuriato al termine del proprio stint, in casa AF Corse si registra uno spaziale Sam Bird a portare la 488 #71 sul podio prima di cederla nuovamente a Davide Rigon.
Ma le "Rosse" brillano anche con Daniel Serra (#51), a lungo negli scarichi della Vantage di Harry Tincknell (#97), con il quale il brasiliano si è scambiato le posizioni diverse volte. Dopo la girandola dei pit-stop, il primato è delle Ferrari # 71 e #51, poi abbiamo le Vantage #97 e #95.
Le Porsche pare invece che non riescano proprio a tenere il passo: sesti Frédéric Makowiecki-Gimmi Bruni-Richard Lietz (#91), ottavi Laurens Vanthoor-Michael Christensen-Kevin Estre, la cui 911 RSR-19 #92 si è dovuta fermare nel garage per diverso tempo causa guasto al servosterzo.
Quinta c'è la Ferrari di Risi Competizione (#82 Jules Gounon-Sébastien Bourdais-Olivier Pla), settima invece quella della WeatherTech Racing/Scuderia Corsa (#63 Cooper MacNeil, Toni Vilander-Jeff Segal).
In LMGTE Am si fa interessante il braccio di ferro tra le Aston Martin di Paul Dalla Lana-Ross Gunn-Augusto Farfus (#98) e Salih Yoluc-Jonathan Adam-Charles Eastwood (#90), separate da un paio di secondi.
La Ferrari di #75 di Iron Lynx è invece risalita terza con Andrea Piccini, Rino Mastronardi e Matteo Cressoni, tirandosi dietro quella della AF Corse #83 con sopra François Perrodo, Emmanuel Collard e Nicklas Nielsen.
Intanto si registra il "miracolo" Dempsey-Proton Racing: dopo l'incidente in avvio di gara di Thomas Preining, il team tedesco è riuscito incredibilmente a riparare la Porsche #88 rimandandola in pista; al di là di un risultato che ormai è compromesso, questo può dare modo a Dominique Bastien di realizzare il sogno/record di uomo più anziano a correre la 24h, dato che lo statunitense è a Le Mans alla verde età di 74 anni!
Sul finire dell'ora la Ferrari #52 guidata da Lexander West (AF Corse) si è girata nelle curve "Porsche" sbattendo violentemente contro il muro e causando l'ingresso della Safety Car, che quindi potrebbe rimescolare ulteriormente le carte.
E intanto sul Circuit de la Sarthe cala la notte e si addensano nubi minacciose che potrebbero scaricare pioggia...
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