La
24 Ore di Le Mans non è mai una gara banale e lo sta dimostrando anche quest'anno: le
Audi sembravano dominare in lungo in largo, ma nell'arco di pochi minuti, poco prima del termine della settima ora, sono state addirittura due le
R18 che hanno dovuto fare i conti con problemi di vario genere.
Il colpo di scena più grosso è stato senza ombra di dubbio il lungo stop ai box a cui è stata costretta la
e-tron quattro numero 1, ovvero quella dei vincitori delle ultime due edizioni,
Marcel Fassler, Benoit Treluyer ed Andre Lotterer. Ancora non è chiara la natura esatta del problema che li ha colpiti (anche se probabilmente si è trattato di un guasto all'alternatore), ma essendo ormai distanziati di quasi 10 tornate è ovvio che per loro il sogno di piazzare uno strepitosto tris può considerarsi sfumato.
Non è andata tanto meglio alla numero 3, ovvero quella di
Gené/Jarvis/di Grassi, che ha patito una foratura, ma lo ha fatto proprio alla
Chicane Dunlop, finendo per essere costretta a completare un giro intero su tre ruote prima di arrivare ai box per le riparazioni del caso.
Al comando si è quinti portata l'
Audi dei veterani, ovvero quella di
Tom Kristensen ed Allan McNish, ai quali quest'anno si è aggiunto
Loic Duval. Ma di queste disavventura ovviamente ne hanno beneficiato anche le
Toyota, che ora occupano la seconda e la terza posizione, anche se distaccate di un giro.
Intanto è passato il testimone anche nella classe
LMP2, con la
Oreca-Nissan della G-Drive Racing che è passata al comando con
Rusinov/Martin/Conway, approfittando anche di un contatto con una
Audi alle Virage Porsche che ha rallentato la
Morgan-Nissan dominatrice delle prime ore con
Pla/Heinemeier Hansson/Brundle. Non è troppo lontana dai leader però la seconda vettura della
OAK.
Nella
GTE-Pro continua la fuga del terzetto di testa composto dalle due
Aston Martin ufficiali, con gli equipaggi probabilmente vogliosi di dedicare la vittoria allo sfortunato
Allan Simonsen, decededuto per le conseguenze riportate in un incidente avvenuto al terzo giro a Tertre Rouge, e la
Porsche della Manthey, che rimane ancora a sandwich tra di loro. Nella
GTE-Am invece comanda ancora una
Ferrari della AF Corse, ma ora è quella di
Perazzini/Casé/O'Young.
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